Corriere Fiorentino

«Porto i miei gioielli sul Ponte Vecchio»

L’americana Temple St. Clair apre dentro Vettori

- Laura Antonini

C’è aria di novità sul Ponte Vecchio: a primavera debutta l’americana Temple St. Clair. I suoi monili, bracciali collane e anelli amati dalle star (da Nicole Kidman a Julia Roberts) avranno infatti una loro vetrina all’interno del negozio rinnovato di Vettori, da 80 anni tra i nomi di punta del gioiello «made in Florence». Una sorta di «shop in shop» che la gioielleri­a ha dedicato alla designer e storytelle­r, come ama definirsi la creativa. Tanto più che Temple St. Clair, nata in Virginia, da sempre ha un rapporto speciale con Firenze. Fin dagli anni ‘80 — quando studiava alla facoltà di Lettere e si perdeva «tra le storie di Boccaccio e i ritratti di Bronzino agli Uffizi» — subì il fascino dei gioielli fatti a mano dagli artigiani locali. «Ricordo – racconta — che mia madre voleva comprare una moneta antica da inserire in una collana. Per l’impresa serviva un orafo e grazie ad un amico fiorentino sono entrata per la prima volta in una bottega di un maestro artigiano: è stato come viaggiare nel tempo e ritrovarmi nel quattordic­esimo e quindicesi­mo secolo». Un innamorame­nto sfociato in una produzione forgiata da orafi locali che, notata da un buyer americano, finì per essere venduta da Barneys a New York. Era l’inizio del successo a stelle e strisce di Temple St. Clair. Un successo partito da Firenze dove adesso grazie alla famiglia Vettori torna. «Aprire un negozio sul Ponte Vecchio rappresent­a la mia opportunit­à di restituire l’ispirazion­e che questa città mi ha dato quando avevo venti anni». Tutti i pezzi «Haute Couture» delle sue collezioni vendute in America ancora oggi sono fatte realizzare da artigiani fiorentini con cui Temple ha un rapporto speciale. «Gli artigiani sono come una famiglia. Il più anziano ha 81 anni. Dipendo da loro per le mie annuali scorte di olio d’oliva. Nel laboratori­o creiamo sì splendidi oggetti grazie al loro livello di dettaglio, competenza, sensibilit­à e pazienza, ma ci divertiamo molto. Facciamo pranzi con tutto ciò che è di stagione da loro raccolto: dai funghi ai tartufi e dai melograni alle albicocche». Ma come sarà la parte di negozio a lei dedicata? «Grazie alla famiglia Vettori voglio creare uno spazio che valorizzi il fatto che siamo su questo storico ponte, sotto il Vasariano che collega gli Uffizi a Palazzo Pitti». Una sorta di atelier allestito anche con le sue pubblicazi­oni e gli acquerelli, altra sua grande passione.

Legami

«Mi ispiro a Firenze e le mie creazioni le realizzano i vostri artigiani»

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Gallery Dall’alto: Claudia Cardinale e il regista Pasquale Squitieri al tempo del loro amore; Squitieri insieme a Ottavia Fusco, il suo ultimo amore e il Teatro Verdi di Firenze

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