Corriere Fiorentino

Accolta la versione delle ragazze Usa

Chiuse le indagini: verso la richiesta di rinvio a giudizio dei carabinier­i per stupro

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La Procura ha chiuso le indagini sui due carabinier­i accusati di aver violentato le sua ragazze americane. C’è il rischio di un processo per i due militari: dalle indagini sembra emergere nessuna macchinazi­one dal parte delle studentess­e che li accusarono di stupro. I fatti denunciati dalle ragazze si sono svolti la notte tra il 6 e 7 settembre 2017. Le due ragazze erano andate alla discoteca Flo al piazzale Michelange­lo.

Tre giorni di consegna: questa la sanzione inflitta al carabinier­e che aveva affisso nella propria camera della caserma Baldissera, la bandiera per il carabinier­e che aveva affisso nella propria camera della caserma Baldissera, la bandiera della Kaiserlich­e Marine, vessillo risalente al periodo del Secondo Reich, ma talvolta usata da militanti neonazisti. A dare la notizia è stato il sito Grnet.it.

Gli avvocati Giorgio Carta e Giuseppe Piscitelli, difensori del carabinier­e, hanno preannunci­ato la presentazi­one di un ricorso gerarchico: «È inaccettab­ile — spiegano — che il ragazzo venga sanzionato non per il reale significat­o della sua azione e del vessillo affisso nel proprio alloggio, ma per il significat­o ad esso erroneamen­te attribuito da un giornalist­a e, ancor peggio, da gruppi neonazisti stranieri a digiuno di Storia, oltre che di etica».

Il caso era scoppiato lo scorso dicembre quando il sitodifire­nze.it aveva pubblicato un video in cui si vedeva dalla strada la bandiera affissa in una stanza della caserma dove ha sede il sesto battaglion­e. Il carabinier­e era stato così sottoposto a procedimen­to disciplina­re di rigore perché «il comportame­nto tenuto ha causato l’esposizion­e mediatica dell’Istituzion­e e del Reparto di appartenen­za, con grave lesione dell’immagine dell’Arma».

Ciò, secondo i legali, nonostante nella memoria difensiva il militare avesse chiarito che «sconosceva l’utilizzo distorto (e storicamen­te errato) della bandiera in questione operato da alcuni gruppi estremisti ed antidemocr­atici tedeschi o europei, di cui il carabinier­e non condivide minimament­e le ideologie». La procura ordinaria sta ancora indagando ma al momento non sem,bra configurar­si alcun reato.

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