Le buche? Voragini Ma non date la colpa solo alla neve «Strade a fine vita a forza di toppe»
Duemila crateri in tutta la città, oltre 160 interventi d’emergenza al giorno. Ma non basta
Se in Cina il 2018 è l’anno del Cane, a Firenze certamente è quello delle Buche. «In tanti mi state segnalando nuove buche sulle strade — scriveva martedì il sindaco Dario Nardella su Fb — Purtroppo questa stagione invernale eccezionale, con piogge incessanti, ghiaccio e neve, ci ha costretto ad usare 300 tonnellate di sale su tutta la viabilità cittadina, ha creato nuove crepe e buche e ha allargato quelle esistenti. Per questo abbiamo avviato un piano straordinario per la messa in sicurezza delle nostre strade». Interventi importanti — la prossima settimana arriverà pure una macchina fresatrice per risanamenti più profondi — che si aggirano intorno ai 15 milioni di euro. Da aggiungere a quelli per il già preventivato piano di rifacimento di 69 km di strade e 37 km di marciapiedi del 2018. Nel 2013, per il mondiale di ciclismo, i chilometri riasfaltati furono «solo» 40. Insomma: una vera e propria «guerra alle buche», dichiarata dal sindaco e dall’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti lo scorso 15 dicembre. In quell’occasione — dove furono annunciati interventi anche su 27 km di piste ciclabili — vennero appunto fuori le cifre: 20 milioni e 100 mila euro di investimenti, con i lavori da finire entro il 2018, per non perdere i finanziamenti dello Stato. Sempre nel 2018, poi, sarebbe previsto l’ingresso in campo di Global service. L’amministrazione, in pratica, affiderà a un appaltatore la manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché gli interventi di riparazione d’emergenza, di tutta la viabilità comunale. Ancora però la situazione non si è sbloccata («È prevista per luglio, salvo ricorsi, essendo una gara», fa sapere Giorgetti) e nel frattempo si conteggiano le buche. Calcolo non elementare: si parla di 2 mila «voragini» — in gran parte pre-esistenti anche prima del gelo — disseminate ovunque. «Sas sta lavorando con squadre tutti i giorni, meteo permettendo — dichiara Giorgetti — Siamo a una media di 160 rattoppi a freddo al giorno, oltre ad interventi con maggiori dimensioni a caldo». Sforzo enorme. Eppure i problemi sul manto stradale persistono. Da piazza Nazario Sauro riasfaltata da poco («C’è un distacco del tappeto di usura — dice l’assessore — causato da freddo e pioggia, è già stato segnalato alla ditta»), a Ponte alle Grazie, dove la profondità delle stesse fa intravedere i vecchi sanpietrini, da via degli Arazzieri, tormentata dalle centinaia di transiti quotidiani delle linee Ataf di piazza San Marco, fino a Campo di Marte (molto colpita), Novoli e tutti i viali. oltre i tre centimetri di superficie».
A Firenze ogni giorno c’è un nuovo cantiere. Ma alla fine invece di rifare completamente l’asfalto si preferisce coprire con le toppe. Questo incide sulla frequenza con cui si aprono nuove buche?
«Sicuramente, sono una conseguenza indiretta».
Siamo legati a un vecchio modo di fare le strade? Si potrebbero utilizzare nuovi metodi?
«Certamente, si potrebbe programmare di più, monitorando