«Il vero problema è sotto l’asfalto Le nostre strade sono a fine vita»
Lorenzo Domenichini, docente di Strade, Ferrovie e Aeroporti al dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Firenze, con le buche ha una certa confidenza: «Vivo a Roma ma lavoro a Firenze, due città accomunate dallo stesso male: i crateri nelle strade».
Professore, il Comune dice che a causare le buche sono stati il ghiaccio e il sale. È plausibile?
«No, la causa è il degrado del manto stradale dovuto ai carichi di traffico».
Anche perché da Bolzano in su le strade sono perfette o quasi. E mica manca il gelo...
«I materiali utilizzati da noi hanno chiaramente caratteristiche di resistenza inferiori».
Perché a distanza di pochi giorni dall’asfaltatura tornano le buche?
«Sostituire tre centimetri di asfalto, e dunque solo la parte superiore di una carreggiata, rende la superficie liscia ma non migliore. In realtà quella pavimentazione è ormai a fine vita. Il problema vero si trova negli strati più profondi che non vengono sostituiti con il risultato che sotto l’asfalto il materiale è tutto frantumato e non più in grado di sopportare i carichi. Andrebbe fatta manutenzione, ma costa troppo andare e studiando modelli di decadimento prevedere quando sarà necessario intervenire».
Secondo lei vengono utilizzati materiali scadenti?
«Direi di no. Gli asfalti sono migliorati nel tempo e quelli che si usano oggi hanno prestazioni elevate. Tutte le crepe che vediamo nell’asfalto, e che in gergo tecnico si chiamano pelle di coccodrillo alla prima gelata si spaccano e le strade vanno tutte all’aria».
Insomma, dobbiamo rassegnarci alle buche?
«No, ma bisogna fare un serissimo piano di manutenzione stradale».
Quanto incidono i crateri sugli incidenti stradali?
«Tantissimo, soprattutto per le due ruote».
Per quanto riguarda le cosiddette «toppe a freddo», cioé le colate d’asfalto a presa rapida, non crede che siano più pericolose delle buche?
«Sì perché spesso sono tirate un po’ via. Bisognerebbe ricompattare il bitume e rifilarlo perché se i bordi si lasciano irregolari è come se quell’intervento non fosse mai stato fatto».
Andrebbe fatta manutenzione ma costa tanto Il ghiaccio e il sale sono state solo concause