L’Arezzo è fallito: «24 ore per pagare gli stipendi»
La sentenza del tribunale, il giallo dei nuovi proprietari respinti da squadra e dipendenti
Il collegio del tribunale fallimentare di Arezzo, composto da Carlo Breggia, Michela Grillo e Antonio Picardi, ha dichiarato fallito il club amaranto, con circa due milioni di euro di debiti, in stato d’insolvenza e di passività amministrativa da mesi, concedendo l’esercizio provvisorio. La sentenza, rispetto alla routine, è arrivata con una velocità record.
Contestualmente però i giudici hanno nominato i curatori fallimentari. Sono gli avvocati di Roma Lucio Francario e Vincenzo Ioffredi, i quali si dovranno occupare della gestione della società, iniziando dal pagamento di due mesi di stipendi per tesserati e dipendenti, la cui scadenza è oggi, onde evitare il quinto deferimento e un’ulteriore penalizzazione in classifica, oltre alla revoca dell’esercizio provvisorio. I due curatori, che hanno già lavorato con Picardi e con il tribunale di Arezzo, devono aprire un conto corrente per la gestione provvisoria, nel quale fare confluire tutti i soldi raccolti da Orgoglio Amaranto e dal sindaco Alessandro Ghinelli. Poi dovranno effettuare i pagamenti e verificare nel tempo, sotto il profilo economico e finanziario, la sostenibilità della gestione provvisoria.
«Deve, altresì, essere segnalato il sostanziale disinteresse, circa l’esito del presente procedimento — si legge nella sentenza — mostrato dal socio di maggioranza della convenuta, mancando qualsiasi evidenza di un presunto passaggio di proprietà della partecipazione societaria più volte pubblicamente annunciato dal suo legale rappresentante».
Ma il gruppo romano che detiene in questo momento le quote di maggioranza della società non ha mancato di recitare la sua parte anche ieri. Prima con un avvocato che non ha potuto assistere all’udienza perché privo di mandato per rappresentare la Neos Solution S.c.a.r.l., materializzatosi nelle sue mani a udienza terminata. Poi quando si sono presentate allo stadio tre persone (Vincenzo Della Corte, Raffaele Trapanese e Michele Varriale) che si sono palesate come i nuovi proprietari dell’Arezzo. La Neos, infatti, avrebbe fatto sapere di avere ceduto la maggioranza delle quote, a fronte di fideiussioni bancarie, alla CTS Management di Londra, fatto che non risulta dalla visura camerale.
Tutti e tre sono stati allontanati, con l’aiuto della polizia, da giocatori e dipendenti. Un gruppo di tifosi ha poi organizzato un picchetto davanti allo stadio sia per raccogliere le adesioni per la trasferta di Viterbo, sia per evitare che i tre potessero in qualche modo ritornare ed entrare negli uffici del club amaranto.