I traghettatori del dopo Parrini Il Pd toscano riparte da un quintetto: nuova stagione, anche per le alleanze
Il Pd toscano prova ad «aprire una stagione nuova», mettendo al primo posto «l’unità del centrosinistra» in vista delle elezioni amministrative. Dopo tre giorni di scontri, rinvii e trattative, ieri la direzione regionale dei Democratici ha «preso atto» delle dimissioni del segretario Dario Parrini e ha nominato i cinque traghettatori che porteranno il partito al congresso d’autunno.
Un quintetto composto da tre renziani — il segretario metropolitano del Pd di Firenze Marco Recati che ne sarà il portavoce, il sindaco di Prato Matteo Biffoni (doveva essere lui il coordinatore del gruppo, ma la sua decisione di ricorrere al Tar contro la nuova pista di Peretola ha scatenato una mezza rivolta nel partito sul suo nome) e il capogruppo in Consiglio regionale Leonardo Marras — e da due rappresentanti delle minoranze: Valerio Fabiani per l’area Orlando e la presidente dell’assemblea del Pd Versilia (e consigliera della Fondazione Festival Puccini) Adalgisa Mazza per l’area Emiliano. Ma il nodo delle divisioni interne non è del tutto sciolto, perché fuori dal quintetto di traghettatori restano i renziani critici di Stefano Bruzzesi e Monia Monni, che contestano la mancanza di una riflessione sui risultati elettorali e la volontà di parlare di temi concreti come il lavoro.
Il primo dossier sul tavolo dei traghettatori sono le candidature a sindaco per le Amministrative previste tra fine maggio e giugno. Il Pd toscano sembra voler ripartire da una coalizione di centrosinistra, un punto su cui nella direzione di ieri ha insistito molto l’orlandiana Alessandra Nardini ma di cui si dice convinto anche Recati. A sinistra del Pd, dice il portavoce dei traghettatori, «non c’è stato sinceramente un gran risultato il 4 marzo, ma comunque ci sono tante persone che fanno parte dalla nostra storia, dobbiamo ripartire anche da lì». Qualcosa di più di un segno di attenzione verso Liberi e Uguali arriva anche dal Psi che invita a «riunire rapidamente il centrosinistra aperto a LeU e a liste civiche per le elezioni a Massa, Siena e Pisa».