E Rossi cala la carta rifiuti: Peretola sì, inceneritore no
L’offerta: stop rifiuti da altre regioni e più differenziata. Ma il Vespucci va potenziato
Nel giorno in cui i sette sindaci contro la nuova pista di Peretola si ritrovano a Sesto per lanciare l’offensiva comune, Enrico Rossi presenta il suo nuovo piano dei rifiuti. Due misure, stop all’arrivo di rifiuti da fuori e raddoppio della differenziata, che secondo il governatore renderebbero inutile il termovalorizzatore di Case Passerini. Quasi un’offerta alla Piana. Ma sulla nuova pista dell’aeroporto avanti tutta: «Indispensabile».
Il presidente della Regione, nel giorno della presentazione dei ricorsi al Tar contro la nuova pista del Vespucci, che invece lui ritiene indispensabile, accelera sul fronte dello stop al termovalorizzatore di Case Passerini. E lo fa, assieme alla giunta, con due delibere che dicono no all’importazione di rifiuti da altre regioni e mettono forti incentivi per raddoppiare la raccolta differenziata dell’organico, così da rendere «inutile», anche nei numeri di tonnellate di rifiuti prodotti, l’impianto che dovrebbe sorgere vicino all’aeroporto e che è ancora previsto nei piani regionali.
L’affondo di Enrico Rossi per il sì alla nuova pista di Peretola ed il no al termovalorizzatore, anzi inceneritore come lo chiama volutamente lui, è accompagnato da 30 milioni di incentivi — per la raccolta porta a porta e i biodigestori — e da strategie che in estate porteranno alla revisione del piano regionale dei rifiuti dal quale intanto ieri è definitivamente scomparso il termovalorizzatore di Selvapiana, a Rufina, ratificando l’intesa della fine del 2016.
«Sono contrario all’inceneritore di Case Passerini, l’ho ripetuto mille volte — ribadisce Enrico Rossi, illustrando insieme con l’assessore Federica Fratoni la nuova strategia regionale per i rifiuti — L’aeroporto esiste, l’inceneritore non c’è ancora e quindi se si vuole sistemare una cosa che produce sviluppo penso che sia bene sistemare l’aeroporto in modo corretto, con tutti i controlli da fare. Sull’inceneritore vedremo cosa dirà il Consiglio di Stato (la sentenza è attesa a breve, ndr): però per ora i lavori non sono ancora partiti e c’è un ritardo pesantissimo su questa vicenda, che pregiudica anche gli sviluppi successivi».
«Noi siamo favorevoli ad un aumento della raccolta differenziata, alla valorizzazione dei rifiuti, a chiudere il cerchio con il riuso e il riciclo, e gli atti che abbiamo preso in giunta vanno in questa direzione, anche se forse non arriveremo al 70% di differenziata fissato dal nostro piano per il 2020 — aggiunge il governatore — Fermo restando che si dovrà procedere anche ad una revisione del piano regionale dei rifiuti entro l’estate». Spingere su differenziata e fermare i rifiuti da fuori Toscana significa che il termovalorizzatore di Case Passerini non serve più? «Vogliamo fermare l’importazione di 195.000 tonnellate l’anno di rifiuti, esattamente quanto a regime, tra sei anni e non prima, brucerebbe ogni anno Case Passerini... E non solo: vogliamo raddoppiare la differenziata dell’umido entro il 2020 da 300.00 a 600.000 tonnellate annue spingendo sul porta a porta, incentivare gli impianti di biogestione così da valorizzare questi rifiuti e chiudere il ciclo di riutilizzo».
La stretta sulla spazzatura in arrivo in Toscana scatterà già in estate, con la stop alla Liguria, e poi serviranno intese coi gestori per concretizzarla compiutamente: «È un modo per tutelare le forme di smaltimento che abbiamo, faremo una revisione degli spazi disponibili in discarica fino al 2021», dice Fratoni.
Rossi torna anche sulla questione dell’aeroporto, commentando l’appello del sindaco Nardella ai colleghi della Piana perché si ricomponga lo strappo che si è consumato sull’Osservatorio ambientale, da cui i Comuni sono stati esclusi. «Non faccio da tempo appelli. Quei sindaci hanno una posizione, noi ne abbiamo un’altra. Ne prendiamo atto. Sono favorevole all’aeroporto, al parco della Piana col quale abbiamo bloccato 7.000 ettari, impedendo ogni possibilità di edificazione. E la questione dell’aeroporto riguarda soltanto una pista che viene girata e non intaccherà Prato. Contestualmente — conclude Rossi — ci impegneremo nell’Osservatorio affinché tutte le prescrizioni e tutele siano attuate. E a Roma, dove l’Osservatorio si riunisce, ci mandiamo i nostri migliori tecnici, con il preciso compito di verificare che tutte le prescrizioni della Via siano attuate nel miglior modo possibile». Infine il presidente della Regione conclude: «La Regione si costituirà in giudizio nel ricorso presentato da Unipol al Tar: per difendere le sue ragioni senza guardare in faccia a nessuno, nemmeno alle società private, mentre ovviamente non si costituirà insieme agli altri Comuni nei loro ricorsi contro la Via».
Su Peretola quei sindaci hanno una posizione, noi ne abbiamo un’altra. Ne prendiamo atto. Ci impegneremo affinché tutte le prescrizioni siano rispettate