Corriere Fiorentino

Nel cantiere Tav due giorni di sciopero: «Non ci pagano»

Ieri il presidio, oggi il corteo sotto gli uffici di Rfi. L’appello di Regione e Comune, i timori dei sindacati

- Lorenzo Sarra

Quello di Rosario, operaio nel cantiere della Foster, è più di uno sfogo. «Rfi ci deve dire di che morte moriamo. Qui molte famiglie sono monoreddit­o, con mutui e affitti da pagare. I lavori completati per il 2022? In queste condizioni, ci vorranno almeno altri sei anni». I lavori non sono finiti, è finita invece la pazienza dei circa 60 dipendenti, tra operai ed impiegati, del cantiere alla stazione Foster, snodo fiorentino dell’Alta velocità. Devono ancora incassare lo stipendio di febbraio: hanno così incrociato le braccia per 8 ore, presidiand­o via Circondari­a.

Ieri lo sciopero, oggi un corteo sotto la sede di Rfi in viale Fratelli Rosselli. Ed altri guai in arrivo per la Tav di Firenze, il cui progetto aveva già subito rallentame­nti e modifiche, con la stessa stazione Foster che, oltre a diventare la seconda fermata dell’alta velocità del capoluogo, dovrebbe ospitare anche il parcheggio di smistament­o per tutti i pullman extraurban­i e turistici della città. «Non solo mancano gli stipendi — spiega Stefano Tesi di Filca Cisl Toscana — ma pure i rimborsi per far tornare a casa i lavoratori nel weekend: c’è da considerar­e che qui quasi tutti gli operai sono trasfertis­ti. E poi c’è il problema del vitto…».

Dei quattro ristoranti convenzion­ati per la mensa, solo uno è ancora aperto, ma chiuderà anche quello, forse domani, per le mancate retribuzio­ni. Proprio per questi motivi, Regione ed Comune di Firenze hanno chiesto a Nodavia — il consorzio guidato da Condotte, titolare dei lavori per il sottoattra­versamento in difficoltà finanziari­e — di attuare ogni sforzo per garantire gli stipendi arretrati e valutare l’attivazion­e di ammortizza­tori sociali. Nel frattempo, da fonti vicine a Condotte, filtra però la volontà della stessa azienda di ripartire fin da subito con i lavori, con un’immediata iniezione di liquidità. Sblocco che però sembra tutt’altro che scontato, «anche a causa di Rfi» che, secondo Marco Benati di Fillea Cgil, «ha un atteggiame­nto preoccupan­te: finora è stata assente dal tavolo di crisi». E, in riferiment­o alle recenti vicende giudiziari­e, l’arresto del presidente di Condotte Duccio Astaldi per presunta corruzione, Giovanni Ciampi di Feneal Uil spiega come la faccenda «sia un’ulteriore tegola, anche se marginale».

L’operaio

«I lavori completati entro il 2022? In queste condizioni ci vorranno almeno altri sei anni...»

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I lavoratori del cantiere dell’Alta velocità in via Circondari­a ieri in sciopero

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