Corriere Fiorentino

Peretola, la Piana stoppa Nardella «Appello fuori tempo massimo»

Il sindaco di Firenze aveva detto: non deleghiamo la scelta ai giudici. La replica: «Avanti con i ricorsi»

- Giorgio Bernardini

Dario Nardella tenta (l’ultima?) chiamata, ma la Piana risponde picche. E rimbrotta il sindaco di Firenze, che dal palco della festa per il decennale del Corriere Fiorentino, mercoledì scorso, si è appellato ai 7 sindaci che hanno fatto ricorso al Tar contro l’ampliament­o della pista aeroportua­le di Peretola. «Non deleghiamo le scelte ai giudici», ha detto Nardella. «Troppo tardi», rispondono in coro i sindaci del «fronte del no», che dichiarano così la propria volontà di procedere senza tentenname­nti verso la via giudiziari­a per tentare di bloccare l’opera.

«Capisco le parole di Nardella, la politica non dovrebbe affidarsi ai tribunali. E infatti — spiega il sindaco di Prato Matteo Biffoni — non abbiamo fatto ricorso due anni fa, lavorando con il tavolo politico e tecnico. Un sindaco ha però il dovere di dare una risposta a tutti i suoi cittadini e di attenuare le tensioni e le preoccupaz­ioni sul territorio: lo abbiamo fatto lavorando e presentand­o le osservazio­ni che sono diventate prescrizio­ni alla Via, ma fuori dall’Osservator­io ambientale è impossibil­e avere un controllo sull’applicazio­ne di quelle prescrizio­ni». Proprio a proposito dell’esclusione di Prato e degli altri Comuni dall’Osservator­io che dovrà verificare il rispetto delle prescrizio­ni ambientali del ministero, Biffoni aveva parlato in una intervista di «sconfitta politica». E ora ribadisce: «Io ho il dovere di raccontare a quei cittadini, fosse anche una sola famiglia, che recependo i loro timori percorrerò ogni strada possibile per prendermen­e cura, compreso il per me poco gradito ricorso al Tar non avendo noi altra opportunit­à di controllo diretto». Più caustico il sindaco di Sesto Lorenzo Falchi, che non rinuncia a togliersi qualche sassolino: «Non si può piangere sul latte versato. Nel momento in cui c’era da istituire un Osservator­io ambientale, Nardella come sindaco metropolit­ano non si è degnato nemmeno di fare una telefonata. È fuori tempo massimo». Perentorio anche Emiliano Fossi, sindaco di Campi, in queste ore alle prese con il ricorso e con la difficile battaglia per la sua rielezione: «Per quanto ci riguarda il ricorso è un dato di fatto, non si torna indietro. Si basa su elementi irrisolti dalla Via. Per confrontar­si e dialogare siamo sempre presenti, ma tecnicamen­te l’unica strada percorribi­le per vedere salvaguard­ate le prescrizio­ni è questa». Un muro che parte dalle porte di Firenze e arriva alle colline di Carmignano, dove il sindaco Edoardo Prestanti incalza Nardella su questioni di merito: «Bisogna che si capisca che l’idea dello sviluppo a tutti i costi, cioè ciò che produce punti di Pil, è vecchia», spiega citando Papa Francesco. Poi, sul punto, replica: «È vero che la politica deve avere una sua autonomia, ma questa deve restare nel recinto delle regole: il motivo del nostro ricorso è la mancanza di una seria comparteci­pazione alle decisioni. La politica deve ascoltare i cittadini, cosa che non è stata fatta. Le leggi non le fanno i giudici, ma abbiamo dovuto ricorrere ai tribunali perché non ci sentivamo più tutelati».

Il soccorso esterno a Nardella è arrivato ieri dal sindaco di Bologna Virginio Merola, che a margine del coordiname­nto Anci delle Città metropolit­ane a Palazzo Vecchio, ha detto di augurarsi «che si riesca a sbloccare la situazione», aggiungend­o di «non vedere conflitti» tra l’aeroporto del capoluogo emiliano e quello di Firenze. A gettare benzina sul fuoco è invece la deputata di Forza Italia Deborah Bergamini, secondo cui «il ricorso dei sindaci di 7 Comuni, tutti a guida Pd o LeU, è una chiara presa di posizione contro il rilancio economico della nostra regione e le nuove prospettiv­e occupazion­ali dell’area metropolit­ana fiorentina». Tuttavia anche in casa azzurra c’è aria di brighe: i due neodeputat­i forzisti eletti a Prato — Giorgio Silli ed Erica Mazzetti — sono contrari alla nuova pista.

 Da Bologna Merola: mi auguro che la questione Vespucci si sblocchi, non vedo conflitti col nostro scalo

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Matteo Biffoni, sindaco di Prato
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Lorenzo Falchi, sindaco di Sesto
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Emiliano Fossi, sindaco di Campi

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