Peretola, la Piana stoppa Nardella «Appello fuori tempo massimo»
Il sindaco di Firenze aveva detto: non deleghiamo la scelta ai giudici. La replica: «Avanti con i ricorsi»
Dario Nardella tenta (l’ultima?) chiamata, ma la Piana risponde picche. E rimbrotta il sindaco di Firenze, che dal palco della festa per il decennale del Corriere Fiorentino, mercoledì scorso, si è appellato ai 7 sindaci che hanno fatto ricorso al Tar contro l’ampliamento della pista aeroportuale di Peretola. «Non deleghiamo le scelte ai giudici», ha detto Nardella. «Troppo tardi», rispondono in coro i sindaci del «fronte del no», che dichiarano così la propria volontà di procedere senza tentennamenti verso la via giudiziaria per tentare di bloccare l’opera.
«Capisco le parole di Nardella, la politica non dovrebbe affidarsi ai tribunali. E infatti — spiega il sindaco di Prato Matteo Biffoni — non abbiamo fatto ricorso due anni fa, lavorando con il tavolo politico e tecnico. Un sindaco ha però il dovere di dare una risposta a tutti i suoi cittadini e di attenuare le tensioni e le preoccupazioni sul territorio: lo abbiamo fatto lavorando e presentando le osservazioni che sono diventate prescrizioni alla Via, ma fuori dall’Osservatorio ambientale è impossibile avere un controllo sull’applicazione di quelle prescrizioni». Proprio a proposito dell’esclusione di Prato e degli altri Comuni dall’Osservatorio che dovrà verificare il rispetto delle prescrizioni ambientali del ministero, Biffoni aveva parlato in una intervista di «sconfitta politica». E ora ribadisce: «Io ho il dovere di raccontare a quei cittadini, fosse anche una sola famiglia, che recependo i loro timori percorrerò ogni strada possibile per prendermene cura, compreso il per me poco gradito ricorso al Tar non avendo noi altra opportunità di controllo diretto». Più caustico il sindaco di Sesto Lorenzo Falchi, che non rinuncia a togliersi qualche sassolino: «Non si può piangere sul latte versato. Nel momento in cui c’era da istituire un Osservatorio ambientale, Nardella come sindaco metropolitano non si è degnato nemmeno di fare una telefonata. È fuori tempo massimo». Perentorio anche Emiliano Fossi, sindaco di Campi, in queste ore alle prese con il ricorso e con la difficile battaglia per la sua rielezione: «Per quanto ci riguarda il ricorso è un dato di fatto, non si torna indietro. Si basa su elementi irrisolti dalla Via. Per confrontarsi e dialogare siamo sempre presenti, ma tecnicamente l’unica strada percorribile per vedere salvaguardate le prescrizioni è questa». Un muro che parte dalle porte di Firenze e arriva alle colline di Carmignano, dove il sindaco Edoardo Prestanti incalza Nardella su questioni di merito: «Bisogna che si capisca che l’idea dello sviluppo a tutti i costi, cioè ciò che produce punti di Pil, è vecchia», spiega citando Papa Francesco. Poi, sul punto, replica: «È vero che la politica deve avere una sua autonomia, ma questa deve restare nel recinto delle regole: il motivo del nostro ricorso è la mancanza di una seria compartecipazione alle decisioni. La politica deve ascoltare i cittadini, cosa che non è stata fatta. Le leggi non le fanno i giudici, ma abbiamo dovuto ricorrere ai tribunali perché non ci sentivamo più tutelati».
Il soccorso esterno a Nardella è arrivato ieri dal sindaco di Bologna Virginio Merola, che a margine del coordinamento Anci delle Città metropolitane a Palazzo Vecchio, ha detto di augurarsi «che si riesca a sbloccare la situazione», aggiungendo di «non vedere conflitti» tra l’aeroporto del capoluogo emiliano e quello di Firenze. A gettare benzina sul fuoco è invece la deputata di Forza Italia Deborah Bergamini, secondo cui «il ricorso dei sindaci di 7 Comuni, tutti a guida Pd o LeU, è una chiara presa di posizione contro il rilancio economico della nostra regione e le nuove prospettive occupazionali dell’area metropolitana fiorentina». Tuttavia anche in casa azzurra c’è aria di brighe: i due neodeputati forzisti eletti a Prato — Giorgio Silli ed Erica Mazzetti — sono contrari alla nuova pista.
Da Bologna Merola: mi auguro che la questione Vespucci si sblocchi, non vedo conflitti col nostro scalo