CHE BEL CASTELLO SCIENZA, GIOCHI, TEATRO
A Gaiole in Chianti In quello di Meleto il 24 e il 25 debutta il primo Festival delle scoperte Tra le iniziative i laboratori per scrivere come gli egizi e le lezioni sulla storia «Sarà un’occasione di incontro per studiosi, ricercatori, creativi e famigl
Il Castello di Meleto a Gaiole in Chianti (Siena) diventa palcoscenico di conoscenza. Si potrà imparare a scrivere come gli egizi e i sumeri, fare pitture rupestri, accendere il fuoco e partecipare a simulazioni dei giochi preferiti dai faraoni. Tutto questo nella prima edizione del Festival delle scoperte in programma il 24 e 25 marzo pronto a coinvolgere un pubblico di tutte le età coinvolgendo studiosi, creativi, appassionati di scienza e i bambini ai quali, in particolare, sarà riservato un workshop creativo con l’utilizzo delle costruzioni Lego. In programma conferenze sulla storia locale, fotografia, arte, neuroestetica e letteratura insieme a laboratori e mostre. E — ciliegina sulla torta — gli spettacoli teatrali, in programma, a fine giornata, nel settecentesco Teatro dell’Accademia degli Accesi. In scena la tragedia di Shakespeare Antonio e Cleopatra realizzata dalla compagnia Mondonovo Cultura di Venezia. «Il Festival — spiega il direttore artistico Marco Panichi — ha lo scopo di mettere a disposizione, non tanto le ultime scoperte scientifiche, quanto la conoscenza in generale. Forse perché sono una persona che si annoia facilmente, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo da scoprire. È una occasione di incontro per appassionati, ricercatori, studenti e famiglie. Mi piaceva l’idea di proporre la divulgazione di materie poco conosciute come la neuroestetica o il legame tra storia e fantasy ma anche come la famosissima Lego possa aver messo a punto un metodo per accrescere il pensiero creativo e formare manager di alto livello professionale. La location è il Castello di Meleto con le sale affrescate, i giardini e il teatrino storico, e con la possibilità di degustare i prodotti aziendali. Con un’estensione di più di mille ettari su una collina, il Castello — conclude — rappresenta un esempio di fattoria completa: si produce olio extra vergine d’oliva e miele, si alleva il maiale cinta senese, ma è la produzione di vino che da sem-
pre contraddistingue la tenuta». La prima giornata si aprirà con la conferenza dell’archeologo Marco Firmati e dello storico Vito de Meo che parleranno degli ultimi scavi alla necropoli di Casa Rosa di Castellina in Chianti. Donatella Tognaccini e Anna Soldani presenteranno gli antichi abitanti del territorio con cenni su come lo scrittore Federigo Tozzi li abbia riportati nelle proprie opere. E ancora alla scoperta del fascino di due magici nomi: Chianti e vino. Il simposio di Massimo Chicca, Medici in terra Chiantigiana tratterà in maniera leggera le gesta dei nobili fiorentini nella terra di confine tra Siena e Firenze. Info: www.festivalscoperte.it.