Dalla Bertè a Noemi, una foto in difesa della Casa delle Donne
Viareggio, Loredana Bertè guida la battaglia social in difesa del centro antiviolenza
«La Casa delle donne di Viareggio non si tocca»: è il messaggio lanciato attraverso Twitter dalla cantante Loredana Bertè e poi ripreso da altre celebri colleghe come Emma Marrone, Alessandra Amoroso, Fiorella Mannoia, Noemi, Nina Zilli. Così la decisione del Comune di inserire l’edificio dove ha sede il centro antiviolenza nell’elenco dei beni alienabili — approvato lunedì dal Consiglio comunale nel bilancio di previsione 2018 — diventa un caso nazionale. Per adesso di acquirenti non se ne parla e il sindaco Giorgio Del Ghingaro, durante la seduta di lunedì, ha provato a rassicurare tutti sul fatto che prima di vendere l’edificio la sua amministrazione si assicurerà che la Casa delle donne abbia una nuova e adeguata sede senza interruzione alcuna del servizio. Ma questo non è bastato Fiorella Mannoia, ieri, ha rilanciato l’appello delle colleghe a placare le polemiche.
La petizione online lanciata per il mantenimento del centro nella sua attuale collocazione all’interno della Pineta di Ponente ha superato abbondantemente il traguardo delle 10 mila firme nel giro di una settimana e adesso si è aggiunta questa campagna social lanciata dai volti noti della musica. «La casa delle donne di Viareggio è stata messa in vendita — twitta la Bertè — Il solo centro antiviolenza in Versilia che ha salvato oltre 1.700 donne è a rischio; senza casa tante vittime di violenza saranno senza tutela. Il sindaco deve dirci dove andiamo». «Tante vittime di violenza saranno senza tutela», le fanno eco Emma Marrone e Alessandra Amoroso, mentre Fiorella Mannoia ribadisce a sua volta il numero delle persone aiutate dal 1996 ad oggi dalla struttura. E #doveandiamo diventa subito l’hashtag della protesta.
Il rapporto di amicizia tra la Bertè e le responsabili della Casa delle donne nasce nel 2016, quando la cantante dette vita a un concerto nella Cittadella del Carnevale. «Una bellissima esibizione — ricordano le responsabili del centro antiviolenza — conclusa con un sostegno concreto, poiché una parte dell’incasso fu devoluto alla nostra associazione. Grazie da tutte noi a queste artiste».
«Mettere in disponibilità un immobile — ha detto Del Ghingaro in Consiglio — non significa automaticamente averlo venduto: servirà del tempo, che utilizzeremo per trovare insieme una nuova struttura funzionale a un’attività che nessuno vuol far traslocare da Viareggio».