UN’IMPRESA POSSIBILE
Stefano Pioli, nell’intervista che pubblichiamo oggi, ripercorre le giornate di dolore per la scomparsa di Astori e traccia il percorso, difficile ma diventato possibile, per l’ Europa League. Se la Fiorentina non avrà disperso la spinta emozionata e addolorata che l’ha sorretta nelle ultime partite, ecco che l’impresa potrebbe diventare meno teorica, considerando sia la compattezza del gruppo, sia l’aggiunta di qualche valore inaspettato, come Saponara, che rappresenta una novità tattica di rilievo con la presenza del trequartista. Un tipo di giocatore che può diventare una complicazione per gli avversari se riesce ad evitare di essere una complicazione per la propria squadra. C’è stato un periodo in cui il trequartista, che di solito dovrebbe far rima con artista, ha conosciuto tempi duri, sacrificato in nome dell’imperante 4-4-2 che escludeva dai giochi perfino Baggio e Zola. Oggi i moduli sono più elastici, più manovrabili, soprattutto nel corso della partita. Ci sono allenatori che non cambierebbero mai formazione e schemi ed altri che rincorrono le correzioni e le novità. Pioli ha parlato di Sarri e di Allegri, elogiandoli entrambi, ma finendo con l’appoggiare una preferenza sul tecnico della Juventus, ritenendo che Sarri, giocando sempre allo stesso modo, finisca per essere più prevedibile. Il Napoli, immutabile nella formazione come si usava nel calcio solido dei valori accertati — il calcio di un tempo — è squadra di una ripetitiva bellezza che canta e suona benissimo la solita canzone. Allegri, all’opposto, cambia spesso musica e interpreti. Ma in fondo il «gruppo snello» che Pioli si augura per la prossima stagione, ricorda più Sarri che Allegri. Un aspetto tattico importante nel lungo finale di campionato lo avrà Chiesa, soprattutto se sollevato dai generosi affanni difensivi. In nazionale ha sofferto il disagio della squadra, oltre all’emozione dell’esordio. Sembrava che i compagni lo ignorassero di proposito, in realtà, non riuscivano a giocare con lui, sovrastati a centrocampo. L’allungo in classifica della Fiorentina dipenderà molto da Chiesa e da Saponara. Velocità e fantasia.