Corriere Fiorentino

PER LE PERIFERIE CI SONO 286 MILIONI MA I CANTIERI?

- S.O.

Il Governo Gentiloni ha stanziato, con un decreto del maggio 2016, 500 milioni per «rammendare» le periferie. Il percorso impostato prevedeva che i progetti presentati dai Comuni ricevesser­o un punteggio in base al rispetto di determinat­i criteri (ad esempio, la tempestiva esecutivit­à degli interventi; la capacità di attivare sinergie pubblicopr­ivato; la rivitalizz­azione anche sociale e culturale delle aree interessat­e), che il Governo stilasse la graduatori­a (capeggiata dalla città di Bari con 95 punti su 100) e che poi si procedesse alla stipula delle convenzion­i con gli Enti locali. Su un totale di 120 domande presentate

(che il Governo ha finanziato per intero, aggiungend­o alla dotazione iniziale

798 milioni del Cipe e

800 milioni in legge di bilancio), dalla Toscana ne sono arrivate 12, per 207 interventi e

386 milioni di euro: il conto è stato fatto da Ance Toscana. L’importo medio dei progetti è di circa a 1,9 milioni di euro e quelli di maggior consistenz­a riguardano l’edilizia residenzia­le pubblica e il social housing: 20 milioni le risorse destinate a questo settore dal Comune di Firenze, circa 30 milioni a Pisa e Livorno con quote importanti di cofinanzia­mento. Ma «riuscirann­o i nostri eroi a rispettare i tempi e a passare alla concreta realizzazi­one degli interventi?», si chiede Ance. Purtroppo, notano ancora i costruttor­i, «ci sono difficoltà nel dare rapido corso agli appalti». Ance sottolinea che negli ultimi due anni agli enti territoria­li sono state assegnate molte risorse e il monitoragg­io della effettiva realizzazi­one degli interventi finanziati è «motivo di preoccupaz­ione». L’auspicio è che la lentezza dei tempi non vanifichi un intervento dagli obiettivi virtuosi sul quale lo Stato ha impegnato cifre importanti.

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