Corriere Fiorentino

Un ladro, i raid nei negozi Il giallo delle notti che tiene sveglia Vicchio

Serie di colpi da lunedì. I carabinier­i: chi sa denunci

- Giulio Gori

Un paese in subbuglio, per una serie di furti e tentativi di effrazione nei negozi del centro storico che vanno avanti da diverse notti. Nelle prime ore di ieri, attorno alle 3 del mattino, a Vicchio è stato svaligiato un negozio di civaie, dopo che il ladro aveva tentato invano di forzare l’ingresso di diverse altre attività commercial­i. Le denunce presentate alla stazione dei carabinier­i sono tre, una dal derubato e le altre da altri due negozianti con danni agli infissi. Ma ieri a lamentarsi dei tentativi di effrazione c’erano altri cinque commercian­ti.

Tutto è cominciato la notte tra lunedì e martedì, col primo tentativo di sfondare la porta di un negozio, poi nei giorni scorsi un altro colpo non riuscito. Fino a ieri, quando, dopo la lunga catena di tentativi a vuoto, il negozio di piante e mangimi di via della Repubblica ha effettivam­ente subito un furto: «Prima il ladro ha tentato di forzare la porta, non ci è riuscito e quindi ha sfondato la vetrina — racconta il titolare — È più il danno che il furto: ha preso 7 o 8 euro che erano rimasti nella cassa che lasciamo sempre aperta, e ha portato via quattro piantine».

A confermare che si tratti di un ladro solitario è il racconto di un testimone che, svegliato dai rumori, l’ha intravisto da una finestra e un’immagine sfocata ripresa dal sistema a circuito chiuso del negozio. Una volta dentro la bottega, il malfattore ha subito spostato con una scopa la telecamera in modo da non essere più inquadrato. Non si tratterebb­e però di un profession­ista, ma di un dilettante: tale è l’imperizia che i carabinier­i, prima del furto della scorsa notte, pensavano si trattasse di atti vandalici e non di veri e propri tentativi di effrazione.

L’altra anomalia della vicenda è che i tentati colpi si siano ripetuti per più notti di seguito nello stesso posto; di norma, infatti, i ladri profession­isti lavorano in bande strutturat­e che si muovono lungo tutta l’Italia e colpiscono sempre in posti diversi, senza fermarsi in una zona.

Ieri mattina, i negozianti di piazza della Vittoria, piazza Giotto e Corso del Popolo, erano tutti in strada a mostrare ai compaesani le stigmate del piede di porco usato per tentare forzare porte d’ingresso e vetrine. In paese non si parla d’altro, ma non tutti i colpiti si sono rivolti ai carabinier­i. Che, da parte loro, lanciano però un appello ai vicchiesi: «Ogni elemento, anche minimo, che ci viene segnalato per noi può essere fondamenta­le — spiega il maggiore Paolo Bigi, della compagnia di Borgo San Lorenzo — Per questo invito i vicchiesi che hanno visto o sentito qualcosa a rivolgersi a noi».

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I segni dei tentartivi di scasso sulle porte di due negozi del centro di Vicchio

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