Un ladro, i raid nei negozi Il giallo delle notti che tiene sveglia Vicchio
Serie di colpi da lunedì. I carabinieri: chi sa denunci
Un paese in subbuglio, per una serie di furti e tentativi di effrazione nei negozi del centro storico che vanno avanti da diverse notti. Nelle prime ore di ieri, attorno alle 3 del mattino, a Vicchio è stato svaligiato un negozio di civaie, dopo che il ladro aveva tentato invano di forzare l’ingresso di diverse altre attività commerciali. Le denunce presentate alla stazione dei carabinieri sono tre, una dal derubato e le altre da altri due negozianti con danni agli infissi. Ma ieri a lamentarsi dei tentativi di effrazione c’erano altri cinque commercianti.
Tutto è cominciato la notte tra lunedì e martedì, col primo tentativo di sfondare la porta di un negozio, poi nei giorni scorsi un altro colpo non riuscito. Fino a ieri, quando, dopo la lunga catena di tentativi a vuoto, il negozio di piante e mangimi di via della Repubblica ha effettivamente subito un furto: «Prima il ladro ha tentato di forzare la porta, non ci è riuscito e quindi ha sfondato la vetrina — racconta il titolare — È più il danno che il furto: ha preso 7 o 8 euro che erano rimasti nella cassa che lasciamo sempre aperta, e ha portato via quattro piantine».
A confermare che si tratti di un ladro solitario è il racconto di un testimone che, svegliato dai rumori, l’ha intravisto da una finestra e un’immagine sfocata ripresa dal sistema a circuito chiuso del negozio. Una volta dentro la bottega, il malfattore ha subito spostato con una scopa la telecamera in modo da non essere più inquadrato. Non si tratterebbe però di un professionista, ma di un dilettante: tale è l’imperizia che i carabinieri, prima del furto della scorsa notte, pensavano si trattasse di atti vandalici e non di veri e propri tentativi di effrazione.
L’altra anomalia della vicenda è che i tentati colpi si siano ripetuti per più notti di seguito nello stesso posto; di norma, infatti, i ladri professionisti lavorano in bande strutturate che si muovono lungo tutta l’Italia e colpiscono sempre in posti diversi, senza fermarsi in una zona.
Ieri mattina, i negozianti di piazza della Vittoria, piazza Giotto e Corso del Popolo, erano tutti in strada a mostrare ai compaesani le stigmate del piede di porco usato per tentare forzare porte d’ingresso e vetrine. In paese non si parla d’altro, ma non tutti i colpiti si sono rivolti ai carabinieri. Che, da parte loro, lanciano però un appello ai vicchiesi: «Ogni elemento, anche minimo, che ci viene segnalato per noi può essere fondamentale — spiega il maggiore Paolo Bigi, della compagnia di Borgo San Lorenzo — Per questo invito i vicchiesi che hanno visto o sentito qualcosa a rivolgersi a noi».