L’addio a Mondonico: «Uno di noi»
Tifosi e dirigenti al funerale, striscioni e cori in curva Fiesole
«Ogni giorno un altro schiaffo preso in faccia dal destino. Ciao Mondo». Poche parole usate dalla curva Fiesole per raccontare un’altra domenica difficile. Un altro cuore viola che è stato salutato ieri da tutto lo stadio con cori, striscioni ed emozioni.
Le stesse che Emiliano Mondonico ha regalato alla Fiorentina in tutta la sua lunga carriera. Da allenatore e soprattutto da tifoso. «Uno di noi», ha urlato la Fiesole durante tutta la partita. «Mondo» ieri mattina ha ricevuto l’ultimo saluto nella sua Rivolta d’Adda, dove ai funerali si sono presentati in migliaia per rendergli omaggio. Tifosi, compaesani, ex compagni e semplici amanti del calcio che hanno colorato di viola, granata e nerazzurro le vie del paese. Emozioni e una sedia alzata al cielo (in ricordo della celebre protesta di Mondonico durante la finale Uefa tra Toro e Ajax nel 1992), con in sottofondo il coro «Emiliano alzaci la sedia». Dal presidente del Torino Urbano Cairo a Pippo Inzaghi, passando per Prandelli e Antognoni, erano tutti lì per lui: «Voleva bene alla nostra città — il ricordo di Antognoni presente insieme al vice presidente Salica — Ha fatto bene a Firenze e in tutta Italia lo ricordano con affetto». E poi sui campi della serie A, il saluto delle sue squadre. L’Atalanta, sulle note di «Io vagabondo» dei Nomadi, ha indossato una maglia con la scritta «Ciao Mister, sarai per sempre il nostro Mondo». A Firenze un lungo applauso ha accompagnato le immagini della sua esperienza fiorentina. Il cross di Maggio, il gol di Fantini e l’abbraccio con Riganò. «Adesso sei tu che sei uscito a riveder le stelle», è il testo di uno dei tanti striscioni apparsi in Fiesole. nel primo tempo. Ma il più significativo resta quello del 7Bello, il suo club: «Per 31 anni sei stato nostro socio, per noi lo sarai sempre, ciao Mondo».