Corriere Fiorentino

LA COPPIA HA CALATO IL POKER

- di Sandro Picchi

Poker di vittorie, un record per la Fiorentina di Pioli. Sarà il calendario sorridente (a Torino, però, non era facile), sarà l’ addolorata e tenace reazione alla perdita di Astori (martedì sarà dura rivedere Udine), ma resta il fatto che 12 punti sono il miglior bilancio possibile. La zona Uefa è un traguardo lontano, ma forse è meglio non saperlo.

Chissà quante volte ci ha pensato. Quel bussare alla porta, il mister che entra, le parole che ti sfondano il cuore. «La notizia più brutta della mia vita», ha raccontato lui stesso.

Il Cholito non è un ragazzo come gli altri. Ha una sensibilit­à speciale. Capace di commuovers­i leggendo una pagina di un libro o di emozionars­i davanti ad un quadro. E poi la fede buddhista. Quella via che gli permette di isolarsi dal mondo e grazie alla quale ha imparato a incanalare la rabbia nel modo giusto. Senza dimenticar­e la Playstatio­n. E i giochi sparatutto. Quando vuole sfogarsi, Simeone, si mette davanti alla consolle. E spara.

Lo ha fatto anche quella sera. A Udine. Lui, Sportiello, e Davide. «Eravamo in sala massaggi — ha raccontato l’argentino a sofoot.com — poi io e Marco abbiamo convinto il capitano a giocare un po’ alla Play». Son stati gli ultimi attimi vissuti insieme. Accanto a quella guida con la quale nella palestra del centro sportivo, sulla cyclette, passava ore «a parlare della squadra». Chissà quante volte ci ha pensato. Di sicuro, ieri, il suo pensiero è stato per Davide.

Perché il capitano glielo diceva sempre. «Prima o poi il gol arriva. Meno ci pensi, e meglio è». Insegnamen­ti che Simeone ha portato con sé. Sempre. Un conto, però, è la teoria. La pratica è un’altra storia. E la crisi d’astinenza si era fatta insopporta­bile. Non segnava dal 5 gennaio, il figlio di Diego. Una vita, per chi si nutre di gol. «È normale lasciarsi andare un po’ allo sconforto in momenti del genere ma Giovanni è stato bravo a continuare a lavorare», ha spiegato Pioli. Il Cholito, per lui, non è mai stato in discussion­e. «Sono sicuro che presto si sbloccherà», aveva previsto alla vigilia. Detto, e fatto. Sotto gli occhi di mamma Carolina (presente al Franchi e con la quale ha un legame fortissimo) il 9 ha finalmente rotto il digiuno.

Primo pallone toccato, e gol. Roba da centravant­i vero. E pensare che fino alla gara col Crotone aveva calciato 70 volte in porta, segnando 7 gol. Una percentual­e (10%) bassina per un bomber. Eppure, durante la visita alla squadra, glielo aveva detto anche Batistuta. «Certi momenti capitano». Quella chiacchier­ata col Re Leone, evidenteme­nte, gli ha fatto bene. «Soltanto vederlo ci ha trasmesso una gran voglia», ha raccontato a fine partita. L’importante, adesso, è non fermarsi. Restano nove partite e lui, salito a quota 8 centri, ne deve segnare (almeno) altri cinque per centrare l’obiettivo: segnare un gol in più dell’anno scorso quando, col Genoa, si fermò a 12. «E comunque — ha aggiunto — quando segno non sono un giocatore migliore». Glielo ha insegnato Davide. «Prima o poi il gol arriva» Il Cholito, quelle parole, se le ripete in continuazi­one. E non le dimentiche­rà. Mai.

 ??  ?? L’esultanza del Cholito dopo il suo gol di ieri L’argentino non segnava dal 5 gennaio: ora è salito a quota 8 reti
L’esultanza del Cholito dopo il suo gol di ieri L’argentino non segnava dal 5 gennaio: ora è salito a quota 8 reti
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 ??  ?? Il saluto al Re Leone Giovanni Simeone con Gabriel Batistuta al Franchi durante la visita dell’ex bomber alla squadra della settimana scorsa Sotto, l’allenatore della Fiorentina Stefano Pioli
Il saluto al Re Leone Giovanni Simeone con Gabriel Batistuta al Franchi durante la visita dell’ex bomber alla squadra della settimana scorsa Sotto, l’allenatore della Fiorentina Stefano Pioli

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