Quinta sinfonia, per l’Europa
Pioli alla quinta vittoria di fila, viola con Samp e Atalanta: riaperta la corsa al settimo posto
La Fiorentina vince a Udine (0-2) e conquista il quinto successo consecutivo. Ora la squadra di Pioli è settima, a pari punti con Sampdoria e Atalanta.
Aggancio al settimo posto UDINE e cinque vittorie consecutive, la Fiorentina è la squadra del momento. E adesso balla per l’Europa. «Abbiamo saputo trasformare il dolore nella nostra forza», dice il Cholito a fine gara. È il segreto viola che sta facendo volare Pioli e che ha trasformato un gruppo di giovani volenterosi in una squadra compatta, unita, arcigna, difficilissima da battere e maledettamente convinta di se stessa.
La clamorosa cinquina di successi (l’ultima volta ci riuscì Sousa nel 2015) e il colpo della Samp contro l’Atalanta, portano i viola a 44 punti insieme alle altre due concorrenti: da qui alla fine sarà bagarre per conquistare quel piccolo grande preliminare Uefa, che potrebbe rovinare l’estate, ma che sarebbe un premio perfetto per il cuore gigante di questa squadra. Neppure tornare a Udine, un mese dopo la morte di Astori, ha frenato la rincorsa viola. Con cinque cambi rispetto a sabato, senza Badelj e con Simeone in panchina, i ragazzi di Pioli hanno dominato la partita e preso i tre punti sfruttando gli strappi irresistibili di Chiesa (peccato solo per quell’ammonizione che gli farà saltare la Roma), un colpo di tacco di Falcinelli e la vena ritrovata del Cholito. «Se potessi scegliere, vorrei vincere coi gol di Giovanni», ha detto Pioli nell’intervista al Corriere Fiorentino. Meglio di così non poteva andargli: Simeone, dopo 3 mesi di digiuno, ha segnato per due volte di fila. E ora punta l’Olimpico, lo stadio che ha fato grande babbo Diego. Ma la Fiorentina di oggi non è solo nell’urlo liberatorio dell’argentino: è nelle scelte di Pioli, nelle chiusure di Pezzella e Hugo, nelle parate di Sportiello, nei muscoli di Dabo e nelle giocate di Saponara, il vero valore aggiunto di questa nuova Fiorentina. Contro un’Udinese in crisi nera (ora sono 7 le sconfitte di fila) e fischiata dal suo pubblico, i viola premono subito sull’acceleratore e trovano il gol grazie a un assist (di tacco) di Falcinelli per Chiesa, sgambettato in area dal terzino friulano Giuseppe Pezzella. Dal dischetto Veretout non ripete l’errore di Torino e festeggia correndo verso la sua panchina.
Il vantaggio gasa i viola che però con Falcinelli si mangiano il raddoppio: dopo l’intervallo allora Oddo mischia le carte (dentro Jankto, Ingelsson e poi Lasagna), ma quello bianconero è un fuoco di paglia perché Pioli richiama lo stanco Saponara e Falcinelli e passa a un guardingo 4-4-1-1: è la mossa giusta. Gil Dias infatti ha energia e il Cholito, appena entrato, sfrutta alla grande una bella azione di Chiesa. Due a zero e tutti a casa, la Fiorentina vince ancora e aggancia l’ammucchiata Uefa. In tribuna sorride anche il presidente Cognigni che però lancia anche una frecciata sullo stadio: «Siamo stati quasi “costretti” dall’Udinese a restare a cena con loro, hanno un ristorante a una stella Michelin: è questo il modo per godersi lo spettacolo del calcio. Da parte nostra è dal 2008 che aspettiamo di costruire lo stadio». La festa viola intanto si sposta sotto la curva, con capitan Pezzella che mostra la fascia di Davide e i giocatori che insieme ai tifosi gridano «Davide Astori». Sabato c’è la Roma. Mancherà Chiesa per squalifica e il pronostico sarà tutto giallorosso. Ma questa squadra ha imparato a stupire, e potrebbe continuare a farlo.
Cognigni In questo stadio hanno un ristorante a una stella Michelin: noi è dal 2008 che aspettiamo di costruire lo stadio