E ADESSO LA STRADA È (QUASI) IN DISCESA
La Fiorentina, nel luogo dove Astori ci ha lasciati, in un giorno dunque difficile sul piano emotivo, onora il suo compagno perduto e agguanta la quinta vittoria consecutiva, affacciandosi sulla zona Europa League. Tutto ok a parte la squalifica in arrivo per Chiesa.
6,5 Sportiello Confermato. Altre due parate super, dopo la prodezza di sabato nel finale contro il Crotone. La prima, su Perica nel primo tempo, l’altra su Jankto nella ripresa. Regala sicurezza a tutto il reparto e vede la riconferma.
6,5 Milenkovic Maturo. Non sembra proprio che abbia appena vent’anni. Gioca con la sicurezza e la consapevolezza del veterano, non concedendo spazio a chiunque passi dalle sue parti.
6 Pezzella Impacciato. Goffo su un rilancio, in ritardo su una chiusura che gli costa una giusta ammonizione. Non gioca al suo livello.
6,5 Vitor Hugo Roccia. Su di lui sbattono più o meno tutti gli avversari. Bellissimo l’intervento su Barak, ma bravo anche su Alfredsson, costretto al fallaccio e all’ammonizione. .
6 Biraghi Anonimo. Pochissima spinta sulla fascia sinistra, ma stavolta ce n’era poco bisogno. Fa il suo compitino senza voler strafare, abile in una chiusura di testa.
5,5 Benassi Annebbiato. Un gol letteralmente divorato davanti a Bizzarri e meno male che la Fiorentina era già avanti di due gol. Corre cercando l’inserimento da dietro, ma poche volte trova lo
spazio giusto. Errore anche nel primo tempo, su un appoggio facile per Chiesa.
6,5 Dabo Dignitoso. Mezzo voto in più per aver saputo sconfiggere con una certa personalità lo scetticismo che si respira da gennaio intorno a lui. Bravo, come da copione, in interdizione, non sfigura nemmeno negli appoggi e ha l’intelligenza di non provare a fare la brutta copia di Badelj.
6,5 Veretout Leader. Ecco trovato un altro uomo di grande personalità, uno che poca paura in tutto, anche a tornare a battere un rigore dopo l’errore di Torino. E poi il solito gran lavoro di quantità a centrocampo. Grandissimo acquisto. 6 Saponara Stanco. Ha le idee, ma non le gambe delle ultime due partite. Inventa poco e fa bene Pioli a sostituirlo perché non ne aveva davvero più. (Dal 67’ 5,5 Gil Dias Innocuo. Avrebbe spazio e avversari per incidere alla sua maniera e invece rimane sempre a metà strada, provando una conclusione fuori area che finisce alle stelle)
6,5 Chiesa Indemoniato. Anche troppo, infatti prende un’ammonizione inutile, che gli farà saltare la Roma. All’inizio è troppo egoista, poi calibra il tiro e fa girare la gara prendendo il rigore con uno spunto alla sua maniera. Assist per il raddoppio di Simeone. (Dall’86’ s.v. Eysseric)
6 Falcinelli Croce e delizia. Colpo di tacco spettacolare per il rigore di Chiesa, poi però si mangia incredibilmente un gol scivolando davanti a Bizzarri. Grande aiuto a centrocampo e in difesa.
(Dal 67’ 6,5 Simeone Liberato. E sono nove. Non è un gol da tre punti, ma è molto, molto importante e bastava vederlo nell’esultanza per capire il perché).
7 Pioli Condottiero. Molti leader in campo, però il più importante è lui. Tra qualche tempo la Fiorentina sarà (purtroppo) un caso di studio, per capire come si possa trasformare una tragedia in forza.