Corriere Fiorentino

Un’uscita per liberare gli Uffizi

A Pasqua record di visitatori e file chilometri­che all’ingresso. Schmidt corre ai ripari aprendo un’altra porta Via al percorso breve per turisti frettolosi: obiettivo velocizzar­e flussi e tagliare le code

- Dino

Record di visitatori, ma anche code chilometri­che per tutto il fine settimana pasquale. Agli Uffizi è tempo di bilanci, e di nuove idee per cercare di ridurre l’attesa di chi vuole passare qualche ora nelle Gallerie. E così il direttore Eike Schmidt è pronto ad aprire una seconda uscita per permettere un deflusso più veloce di turisti e accelerare così le entrate.

È un work in progress su cui si lavora da un anno e mezzo e che adesso diventa realtà. Dopo il pienone di Pasqua e Pasquetta con visitatori record (9 mila ingressi sabato 31 marzo, 9.300 a Pasqua quando l’accesso era gratuito e 7 mila il lunedì) gli Uffizi varano il piano per snellire le code che il direttore Eike Schmidt aveva annunciato a novembre del 2016.

Entro metà aprile sarà aperta la seconda uscita, quella di Ponente, dal lato della Loggia dei Lanzi, una sorta di sfiatatoio per diminuire il tempo di permanenza in galleria visto che dalla scalinata (o dagli ascensori) di Ponente si potrà scendere dal secondo piano — quello dove è esposto Botticelli per intenderci — direttamen­te in strada senza passare dal primo e dunque evitando di attraversa­re altri 600 metri di galleria — quelli del primo piano. Un’opzione, questa che resterà una scelta: chi lo vorrà potrà sempre passare dal primo piano e completare il percorso — vedendo anche le sale di Caravaggio per — uscendo poi dalla porta che insiste su piazza Castellani di fronte alla Loggia del Grano, dove dovrebbe essere realizzata la Loggia di Isozaki.

È il famoso progetto degli Uffizi a due velocità su cui il direttore ha puntato sin dall’inizio della sua permanenza in città. E che oggi si fa più urgente visti i numeri dei turisti in città in continua crescita. I dati parlano chiaro e l’incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno — i tre giorni a cavallo della Pasqua — è stato, solo agli Uffizi, del 6,3 per cento. In crescita non solo il museo più famoso di Firenze ma anche il Giardino di Boboli, che tra sabato e lunedì ha registrato più di 28 mila ingressi con una crescita del 25,95 per cento rispetto al 2017. Ma il vero exploit è stato per Palazzo Pitti dove sono entrati 11 mila visitatori cresciuti, rispetto all’anno passato, del 130,16 per cento. Un successo senz’altro di cui Schmidt va giustament­e fiero «la crescita di Pitti — ci ha detto — è il dato più interessan­te anche perché abbiamo valorizzat­o questo museo con mostre notevoli» che, però, va governato per evitare che le code siano ingestibil­i. Cosa che agli Uffizi è un vulnus sostanzial­e: in Galleria, dove a prenotare l’ingresso online rendendo più gestibile la previsione degli ingressi sono il 30 per cento dei visitatori. Ma qui non possono permanere in contempora­nea più di 900 persone a e dunque diversific­are i percorsi — proponendo­ne uno breve e uno più lungo — secondo Schmidt è la soluzione.

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 ??  ?? La coda agli Uffizi nel giorno di Pasquetta e, a sinistra, la scalinata della porta di Ponente da dove si potrà uscire entro metà aprile
La coda agli Uffizi nel giorno di Pasquetta e, a sinistra, la scalinata della porta di Ponente da dove si potrà uscire entro metà aprile
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Eike Schmidt, direttore degli Uffizi

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