Corriere Fiorentino

Cosa si vede e cosa si perde scegliendo la «scorciatoi­a»

Ci saranno i big del Rinascimen­to, ma non Caravaggio

- Di Chiara Dino

Non sarà certo una scelta facile quella che si porrà ai visitatori degli Uffizi quando, da metà aprile, avranno la possibilit­à di uscire dalla Porta di Ponente, quella dal lato della Loggia dei Lanzi, oltre che da quella convenzion­ale, su piazza dei Castellani: si tratterà di decidere se scendere dopo aver visitato solo il secondo piano della galleria o imboccare la strada che porta giù al primo piano, attraversa­ndo 600 metri in più, che valgono dei capi d’opera.

È pur vero, però, che un’abbuffata di opere d’arte non sempre rende le nostre visite migliori qualitativ­amente. Il troppo a volte stroppia e il rischio è quello di uscire con un gran confusione. Comunque sia per sapere cosa si perde scegliendo il giro breve o cosa si guadagna optando per quello lungo ecco di seguito una sorta di mappa del museo.

Percorso breve

Al secondo piano, è da qui che inizia la visita, si possono vedere la galleria delle statue e le sale dei primitivi — con Giotto e Cimabue — il Trecento senese con Simone Martini e quello fiorentino. E ancora il primo Rinascimen­to con Masaccio e Masolino e Piero della Francesca, Filippo Lippi, Gentile da Fabriano e il Beato Angelico e poi Paolo Uccello il Pollaiolo e la superstar Botticelli. A seguire la Tribuna, poi le salette affrescate, Mantegna, Antonello da Messina il Ghirlandai­o, Filippino Lippi, Luca Signorelli, i marmi romani e l’altra superstar, Michelange­lo a cui seguono la sala della Niobe, Cranach e Dürer. Entro l’autunno arriverann­o i tre Leonardo e i capi d’opera di Raffaello.

Percorso lungo

Chi sceglierà il giro per intero e dunque, finito il secondo piano, tenterà l’impresa del primo, vedrà molti altri capolavori. Giù c’è esposta tutta la Collezione Contini Bonacossi recentemen­te inaugurata, il Manierismo italiano, Tiziano, Leonardo e Raffaello — ma questi ultimi due sino a settembre, visto che è in fieri il loro trasferime­nto al secondo piano. E ancora tutta la sezione dedicata a Caravaggio e ai caravagges­chi anche questa recentemen­te inaugurata nel nuovo allestimen­to. Un percorso questo secondo, che però può essere anche visto in un altro momento per evitare un surplus di informazio­ni. La scelta toccherà a ogni singolo visitatore ma sicurament­e chi si muoverà per coprire solamente il primo percorso concorrerà a rendere meno lungo il suo tempo di permanenza al museo e più corte le file. Se funzionerà lo vedremo alla prova dei fatti. Entro un paio di settimane, quando il piano diventerà realtà.

 ??  ?? «Nascita di Venere» di Botticelli, al secondo piano
«San Lorenzo» di Bernini, collezione Contini Bonacossi al primo piano
«Nascita di Venere» di Botticelli, al secondo piano «San Lorenzo» di Bernini, collezione Contini Bonacossi al primo piano
 ??  ?? «Scudo con Medusa», Caravaggio, primo piano
«Adorazione dei Magi», Leonardo, presto al secondo piano
«Scudo con Medusa», Caravaggio, primo piano «Adorazione dei Magi», Leonardo, presto al secondo piano
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