I bimbi sotto i sei anni, le donne incinte e chi soffre di malattie cardiache o di vertigini
bato, vedremo Giulia Addazi e lo stesso Bartezzaghi impegnati in laboratori scolastici. Poi venerdì al Teatro Goldoni il reading di Fabrizio Gifuni Galline Autolesioniste Declamano Dubitazioni Amletiche. G.A.D.D.A. a teatro. E infine il reportage di Caccia: «Un lavoro che non ha fatto altro che confermare il mio folle amore per i livornesi, tra storie macroscopiche e altre microscopiche». C’è anche il super «sorcino» che non si perdeva una puntata di Fantastico 3 aspettando che Renato Zero lo chiamasse a casa per il quiz. Aspettò un anno intero, invano. E alla fine lo chiamò nell’unico sabato della sua vita in cui era uscito. Trovando solo l’incredula sorella. Gallery Dall’alto: Stefano Bartezzaghi, Fabrizio Gifuni e Giulia Addazi
Mentre Marina Abramovic inizia il suo studio di Palazzo Strozzi per prenderne le misure e prepararsi alla sua personale in settembre c’è un’altra coppia di artisti che punta sull’arte come performance (con una forte coinvolgimento sensoriale ed emotivo del visitatore): sono il nostro Stefano Mancuso e il belga Carsten Höller che dal 19 aprile al 26 agosto metteranno in scena The Florence Experiment.
Non una mostra in senso convenzionale ma un esperimento per verificare empiricamente il grado di empatia tra umani e vegetali che porterà a misurare quanto dei nostri sbalzi emotivi vengono percepiti dalle piante. Il pezzo clou è il grande scivolo di 20 metri da cui i visitatori potranno scendere tenendo in mano una pianta di fagiolo a cui toccherà registrare a suo modo la paura, la sorpresa, l’adrenalina che provocherà questa «discesa ardita». Che ardita sarà veramente a giudicare dal nutrito numero di regole che bisognerà rispettare per partecipare al gioco esperienziale. Eccole qui di seguito. Intanto sono banditi i bambini under 6 e comunque dai 6 anni ai 14 bisogna salire accompagnati dai genitori ai quali sarà comunque chiesto di firmare una liberatoria.
Non si possono portare animali domestici e questo vale anche per i cani guida dei disabili. È vietata la partecipazione a chi soffre di patologie cardiache e disturbi di schiena, a chi è più alto di 195 centimetri, a chi pesa più di 120 chili, a chi, a braccia affiancate, è più largo di 78 centimetri. È vietato assumere posizioni differenti da quelle spiegate dal personale di Palazzo Strozzi, è vietato portare con sé qualunque oggetto — cellulare compreso — a eccezione della piantina di fagiolo che dovrà registrare le nostre sensazioni e che comunque andrà posizionata in un’apposita cintura. Non basta, se questi sono i divieti c’è anche una lista di prescrizioni vivamente consigliate. È preferibile che non tenti l’esperienza dello scivolo chi soffre di vertigini di attacchi di panico, chi ha paura del volo e del vuoto e chi soffra o abbia sofferto di attacchi di epilessia. Ovviamente lo staff non consentirà di fare l’esperienza alle donne incinte. Chi passerà tutte queste preliminari verifiche verrà dotato di biglietto, alla biglietteria e verrà timbrato poi dovrà mettersi in coda e attendere il proprio turno sapendo che le piante disponibili non sono più di 100 al giorno.