Corriere Fiorentino

Scuole e vaccini, i primi sospesi

A Prato 8 bimbi fuori da nidi e materne, 3 a San Giuliano. Comuni in ordine sparso

- Bernardini

Prime sospension­i in Toscana per la legge sull’obbligo di vaccini nelle scuole materne o asili nido. A Prato, il Comune più solerte nell’applicare la norma dopo la scadenza del termine, otto alunni sono rimasti a casa. Tre invece i casi a San Giuliano. In tutti gli altri Comuni, invece, si va in ordine sparso: a Firenze non ci sono notizie di sospension­i. A Livorno, invece, l’assessore Cinque Stelle si oppone ai provvedime­nti: «Da noi tutti gli alunni finiranno l’anno scolastico».

I primi a rimanere fuori dalla scuola. La legge sull’obbligo vaccinale ha prodotto i primi casi di bambini che ieri non hanno potuto accedere a scuole materne o asili nido in Toscana: i loro genitori non hanno presentato la documentaz­ione necessaria e alcuni Comuni hanno cominciato ad agire di conseguenz­a. L’affiorare dei casi è sporadico e confuso, dato che tempi e metodi di accertamen­to — diversi in ciascun territorio — fanno sì che la rilevazion­e avvenga a singhiozzo. Da ieri ci sono certamente otto piccoli alunni rimasti a casa a Prato, il Comune più solerte nell’applicare la norma dopo la scadenza del termine. I genitori di tutte e sette le famiglie — dato che in un caso si tratta di due bambini fratelli tra loro — erano stati informati e per questo non si sono nemmeno presentati nei rispettivi istituti: cinque alunni della scuola materna, due dell’asilo nido e un bambino che frequenta uno degli spazi gioco gestiti dal Comune.

«Siamo all’inizio, perché a oggi ci siamo potuti occupare solo delle scuole di nostra competenza», spiega l’assessore pratese all’Istruzione Maria Grazia Ciambellot­ti. «I nostri uffici sono sempre rimasti in contatto con queste famiglie, per lo più straniere, che hanno solo delle difficoltà nel registrare le documentaz­ioni degli appuntamen­ti presi dai pediatri. I bambini che oggi non sono stati ammessi potranno tornare a scuola non appena le famiglie avranno prenotato i vaccini obbligator­i, come è stato spiegato ai genitori nei giorni scorsi». In un solo caso, che riguarda una famiglia italiana, pare ci sia la ferma volontà da parte dei genitori di non vaccinare il proprio figlio. «Per chi non rispetta la legge — spiega ancora Ciambellot­ti — l’unica soluzione possibile è quella di frequentar­e una scuola parentale, una soluzione che talvolta si applica per gli alunni che hanno problemi fisici. Noi — chiarisce l’assessore — abbiamo seguito le direttive di legge dando la possibilit­à ai genitori dubbiosi di informarsi quanto più possibile».

A Prato l’iter di avvisi, colloqui, lettere e richiami che coinvolgon­o scuole, Comune e Asl si è concluso al rientro dalle vacanze pasquali, a poche ore dalla prima scadenza utile della fine dello scorso mese. Altrettant­o è avvenuto a San Giuliano Terme (Pisa), dove sono tre i bambini sospesi dai nidi comunali perché non vaccinati. La sensazione è che in ogni Comune alla fine si proceda in ordine sparso nell’applicazio­ne della legge. Livorno ad esempio tira dritto: la giunta Cinquestel­le guidata dal sindaco Filippo Nogarin non ha intenzione di lasciare fuori da asili o scuole nessun bambino da qui alla fine dell’anno scolastico.

«Il termini per le certificaz­ioni sui vaccini sono scaduti. Stiamo chiudendo le verifiche e entro due giorni allontaner­emo da scuola i bambini senza alcuna documentaz­ione», spiega a questo proposito la vicesindac­a di Firenze Cristina Giachi favorevole alla legge sull’obbligo, ma che nei mesi scorsi aveva espresso perplessit­à sulla tempistica del decreto (convertito in legge il 28 luglio a poco più di un mese dall’inizio delle scuole).

Ma per definire i casi al di fuori delle regole la norma transitori­a della legge prevede che ci sia tempo sino al 30 aprile per censire da parte delle Asl chi non è ancora vaccinato nelle scuole dell’obbligo per elevare poi le sanzioni nei confronti dei genitori. Tempo scaduto invece, secondo la legge, per asili e materne.

Qui Prato

Chi oggi non è stato ammesso potrà tornare a scuola non appena avrà prenotato i vaccini

Qui Firenze

Non abbiamo notizie di sospension­i, stiamo raccoglien­do le segnalazio­ni dalle scuole

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Al telefono L’assessore all’istruzione di Prato Maria Grazia Ciambellot­ti mentre parla al telefono con i familiari di uno dei bimbi rimasti fuori da scuola

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