Pubblico e privato, la finanza ha iniziato la ripresa
Segnali positivi per la finanza pubblica e privata in Toscana: il rapporto Crif sul rischio finanziario degli Enti locali e quello di Cerved sui ritardi nei pagamenti dei privati indicano che il quadro migliora. Soggetti pubblici e privati in Toscana fanno meglio della media nazionale. Sul fronte dei privati i dati elaborati da Cerved, leader fra gli operatori che analizzano il rischio di credito, indicano che le condizioni finanziarie delle imprese toscane si rafforzano. Nel 2017 le imprese italiane hanno pagato più velocemente i loro fornitori: in media in 72,4 giorni, in calo di 1,2 giorni rispetto al 2016 e di 11,4 rispetto al 2012, anno in cui la crisi aveva raggiunto il culmine. Nei ritardi gravi la Toscana è settima tra le regioni virtuose, perché il 5,7% delle imprese ha saldato con oltre 60 giorni di ritardo, contro una media nazionale del 6,8%. Il rapporto Crif ha invece preso in esame la capacità degli Enti locali di riscuotere tariffe, tasse e contributi (indicatore fondamentale per comprendere il grado di autonomia finanziaria rispetto allo Stato) e, d’altra parte, la rapidità nei pagamenti verso i fornitori: la Toscana si piazza poco più che a metà classifica, in dodicesima posizione. È virtuosa per quanto riguarda il ricorso alle anticipazioni di tesoreria per il pagamento delle spese correnti (un meccanismo con cui gli Enti si fanno anticipare le risorse che non riescono a incassare con la riscossione di tariffe, tasse e contributi): è sesta nella classifica nazionale con un indice del 6%. Bene anche per il peso del fisco locale sui cittadini: 14esima posizione, in fondo alla graduatoria nazionale. L’analisi dedicata ai capoluoghi mostra infine che Firenze è settima su 13 città analizzate per la capacità di riscuotere i tributi e pagare celermente i fornitori; sul podio (dopo Cagliari e Milano) per livello di indebitamento; penultima per il peso che fisco locale e inefficenze dell’amministrazione.