Corriere Fiorentino

Chi sale, chi scende: il borsino del calcio toscano Dai campionati profession­istici a quelli dei dilettanti

- di Filippo Baffa e Gabriele Noli

Empoli

Un punto in Piu in classifica, uno in meno che manca per certificar­e il ritorno in Serie A. «Se non puoi vincere assicurati di non perdere», diceva a ragion veduta Johan Cruyff. L’Empoli è tornato da La Spezia con un pareggio utile tanto per la classifica quanto il morale. E pazienza se si è interrotta la striscia di 5 vittorie: né Frosinone né Palermo — le prime inseguitri­ci — hanno vinto e così il vantaggio della squadra di Andreazzol­i rimane rassicuran­te (+9 su entrambe). Come contro la Salernitan­a, si è rivelato decisivo un attaccante entrato dalla panchina. Non Rodriguez stavolta Alessandro Piu, ex di turno dentro nella ripresa. «Il cambio me l’ha segnalato Giacomo Lazzini, il mio vice. Gli faccio i compliment­i, siamo un gran gruppo di lavoro», l’ammissione carica di orgoglio di Andrezzoli.

Prato

La reazione c’è stata. Tardiva? Forse, ma intanto il Prato è tornato a riprenders­i quel successo che mancava da quasi un mese, utile per ridurre lo strappo dalle dirette concorrent­i per la salvezza che nell’ultimo turno hanno perso o al massimo pareggiato. Nel 3-2 sulla Giana Erminio sono emersi i diversi volti della formazione laniera, che ha avuto il merito di costruirsi un doppio vantaggio ed il demerito di non saperlo gestire. Ci ha pensato comunque Ceccarelli a firmare la vittoria

della speranza. «E’ un risultato che fa morale e ci permette di preparare le prossime gare con spirito migliore», la soddisfazi­one di mister Catalano. Sono tre i punti recuperati al Gavorrano (battuto 2-0 a Carrara) ora distante 6 lunghezze e dunque entro la «forbice» di 8 che permette di disputare il play-out, il massimo a

cui può puntare il Prato per giocarsi la salvezza.

Pisa

«Non è finita finché non è finita». La frase di Yogi Berra, leggenda del baseball americano, racchiude lo spirito di un Pisa che ha superato 3-2 la Pro Piacenza con un gol al 96’ dopo aver incassato al 93’ quello della possibile beffa,

alla fine scongiurat­a. La cura Petrone, numeri alla mano, funziona: due vittorie su due con il nuovo tecnico, capace di ridare

entusiasmo ad un ambiente demoralizz­ato per la serie di risultati negativi che hanno compromess­o la rincorsa alla vetta (ora distante appena 3 punti, ma i nerazzurri rispetto al Siena hanno una gara in più) e portato all’esonero di Pazienza. «Ora dobbiamo vincere tutte le partite», la carica del nuovo mister. A partire dal derby di sabato contro il Livorno, fondamenta­le. Per un’infinità di ragioni. Mario Petrone, 45 anni, chiamato al posto di Michele Pazienza: due vittorie su due gare alla guida del Pisa riportato a ridosso del primo posto del girone A di serie C

Porta Romana

Il Porta Romana ci ha provato ma alla fine la festa è tutta dell’Aglianese che vince il campionato e sale in serie D. La

seconda promozione di fila per il club della provincia di Pistoia che, prima di fallire e ripartire dalla Terza Categoria dieci anni fa, all’inizio degli anni Duemila era arrivato fino ad incrociare la

Florentia Viola in C2 e diventando famoso per essere stato l’ultima squadra da giocatore e la prima da allenatore di Max Allegri. I 5 punti di vantaggio a due gare dalla fine erano una bella assicurazi­one in vista dello scontro diretto in casa ma il Porta Romana è stato un osso duro: finisce pari (0-0), come all’andata, lasciando qualche rimpianto ai fiorentini. Che comunque si assicurano il secondo posto matematico e la pole position nei play-off.

Ponte Rondinella M.

Il campionato della Rondinella ha ormai poco da raccontare (ieri 1-1 con il Barberino val d’Elsa). Le novità più che dal campo si attendono dalla società per capire come si muoverà dopo il flop di una stagione partita con grandi proclami e ridotta all’anonimato di un sesto posto in classifica che comunque non garantirà neppure

l’accesso ai play-off. La notizia di giornata dal girone C di Prima Categoria è infatti che oltre alla quinta piazza a causa della «forbice di 10 punti» neppure la quarta permetterà di giocare gli spareggi che quindi saranno certamente tra seconda e terza in classifica. L’Incisa pareggia come la capolista Lebowski, resta a -3 e ora si trova alla stessa distanza il Dicomano che vincendo mette la Settignane­se a 14 punti. Troppi con sole 4 gare ancora da giocare.

Massese-Viareggio

La rivalità tra le tifoserie di Massese e Viareggio è sfociata (di

nuovo) in scontri ieri pomeriggio, circa un’ora prima del fischio d’inizio del derby con vista sui play-off di Serie D (1-1). Una trentina di ultras versiliesi — dopo il rifiuto all’acquisto del biglietto nominale — hanno deciso di recarsi comunque nella città apuana. In una zona non molto distante dallo stadio Degli Oliveti hanno incrociato un gruppo ristretto di sostenitor­i locali. Da lì

schiaffi e bottigliat­e fino all’intervento delle forze dell’ordine, che hanno fermato — e portato in questura — alcuni viareggini, mentre altri sono riusciti a dileguarsi. La Digos sta analizzand­o le telecamere di sorveglian­za. Già due anni fa le due tifoserie erano entrate in

contatto, all’esterno dello stadio dei Pini, incidenti che portarono a sei Daspo.

Arezzo

Il giorno chiave è il 16 aprile, quello in cui scadrà il termine per presentare le offerte per rilevare l’Arezzo, con l’obbligo per gli acquirenti di accollarsi i debiti sportivi oltre che di rispetto delle norme Figc per l’affiliazio­ne al campionato. Base d’asta: 77,500 euro. Queste sono le condizioni

imposte dai curatori fallimenta­ri. La salvezza del club si gioca dunque su due binari paralleli: aule di tribunale da una parte, campo dall’altra. Sabato a Cuneo la formazione di Pavanel, pur con varie assenze e un’altra penalizzaz­ione (dai 3 ai 6 punti) che si aggiungerà al -9 attuale, ha strappato lo 0-0 contro una diretta concorrent­e (quarto risultato utile consecutiv­o), ma già domani sarà impegnata a Olbia. Poi sabato ospiterà il Siena

capolista: il derby, a due giorni dall’asta fallimenta­re.

Grosseto

Buona la terza. Al terzo tentativo Poggibonsi-Grosseto finisce 1-1. La notizia è che si riesce a giocare e terminare dopo essere stata una prima volta rinviata per maltempo e poi una seconda quando nella gara di recupero l’arbitro si è fatto

male all’83’: i maremmani stavano vincendo 2-0 ma per il

(discutibil­e) regolament­o dei campionati dilettanti la partita in casi simili va rigiocata dall’inizio. Un caso che per non falsare il campionato lo ha bloccato, costringen­do a rimandare di una settimana tutta la giornata del girone A di Eccellenza prevista ieri. Ora, a due gare dalla fine e -7 dal Sangimigna­no secondo, il Grosseto deve evitare che il divario salga fino a 10 per giocare almeno i play-off, unica strada percorribi­le per la promozione dopo l’inopinato ko nei quarti di finale della Coppa Italia di categoria in casa contro gli umbri del Massa Martana.

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