LA MOSSA VERDE NELLA FIRENZE A TUTTO SHARING
Caro direttore, la crescita della mobilità condivisa in Italia, certificata dall’ultimo rapporto nazionale sulla sharing mobility realizzato dall’Osservatorio nazionale sulla sharing mobility con il supporto del ministero dell’Ambiente, è evidente: ormai sono oltre 18 milioni gli italiani che hanno scelto di sfruttare car sharing, car pooling e bike sharing nella loro quotidianità, un numero molto incoraggiante se si pensa che corrisponde al 28% della popolazione. Car e bike sharing, ovvero il noleggio per un tempo limitato senza assistenza di personale di auto e bici disseminate in tutta la città e che poi possono essere lasciate dappertutto e non nel punto di prelievo, e car pooling, l’uso condiviso di veicoli privati tra due o più persone che devono percorrere uno stesso itinerario o parte di esso, sono cresciuti a dismisura: nel 2017 le biciclette per il bike sharing hanno superato le 40 mila unità, le auto per il car sharing sono circa 8 mila e vengono usate da un milione di utenti mentre il car pooling è stato scelto da ben 2 milioni e mezzo di persone. In particolare, il bike sharing si sta rivelando come il vero gigante del settore: in appena un anno il servizio è cresciuto del 147%, e le circa 40 mila biciclette in 265 Comuni rendono l’Italia il Paese europeo con la maggior diffusione in termini di numero di servizi attivi, ben 286. Relativamente al bike sharing, Firenze è all’avanguardia: stando al rapporto, il capoluogo toscano realizzerà 50 nuove stazioni per il bike sharing, per 750 nuove bici a pedalata muscolare, più di Torino (701) e Milano (250). Ulteriore conferma di come il servizio Mobike in uso in città sia apprezzato dagli utenti visto che proprio nelle sole Milano e Torino, nell’ordine, è più utilizzato. Cresce anche il ricorso a veicoli a emissioni zero: è elettrico il 27% degli scooter e delle auto condivise che circolano nelle nostre città. Firenze su tutte anche in questo caso dal momento che si trova al terzo posto, nella classifica delle città con la quota maggiore di auto elettriche sul totale della flotta marciante, con il 36%, dietro Modena (100%) e Bari (77%). La rivoluzione verde della mobilità sostenibile passa dunque da sharing mobility, veicoli elettrici ma non solo. Potenziando mezzi pubblici, estendendo lo smart parking e allargando le zone a traffico limitato si creano le condizioni per aumentare la domanda di car e bike sharing e quindi l’offerta, oggi concentrata nelle grandi città come testimonia anche il rapporto. La tecnologia oggi consente soluzioni semplici e a basso prezzo, seguendo il filone del cambio di domanda, più elastica e meno rigida. L’industria della mobilità sta cambiando forma, ma l’obiettivo finale di tutto il settore è sempre lo stesso: ridurre l’uso del mezzo privato — ma anche il suo acquisto per incrementare il parco di veicoli green in circolazione — per migliorare la congestione delle strade che percorriamo quotidianamente, combattere l’inquinamento e alzare la qualità della vita.