Corriere Fiorentino

Profumo: «La nuova pista è la base per lo sviluppo» E anche il Maggio si schiera

Il presidente di Confindust­ria Salvadori: «C’è un colosso tedesco pronto a investire in città»

- di Marzio Fatucchi

Dalla cultura all’industria, è la giornata dei favorevoli all’aeroporto. Lo dicono il presidente della Camera di commercio di Firenze Leonardo Bassilichi e quello degli industrial­i Luigi Salvadori, ma nella stessa occasione — un convegno di «Panorama d’Italia» a Palazzo Vecchio — anche il soprintend­ente del Maggio musicale, Cristiano Chiarot. E, a distanza di poche ore, arriva l’endorsemen­t di Alessandro Profumo di Leonardo (ex Finmeccani­ca).

«Noi puntiamo all’industria 4.0, ma c’è una politica 0.4 che non vuole la nuova pista. Si parla di infrastrut­ture di singoli Comuni, mentre per noi la Toscana è una città grande del mondo, da tre milioni e mezzo di abitanti, l’unica misura giusta per poterci confrontar­e col mondo» dice Bassilichi, e a questa «città diffusa» serve il nuovo aeroporto di Peretola. Idem Salvadori: bisogna fare «una pista che è stata progettata la prima volta nel ‘50 e che tutti i fiorentini, ma anche i territori circostant­i, aspettano quindi da quasi 60 anni, un’enormità». Poi, ecco Chiarot: pure il soprintend­ente si schiera per la nuova pista. Un potenziame­nto che consentire­bbe di far arrivare «nuovi turisti da tutta Europa», ma l’aeroporto sarebbe utile «anche per noi, per i nostri artisti, perché anche noi a volte dobbiamo trasferire quelli che arrivano da altri aeroporti per lavorare qui. E poi soprattutt­o l’Alta velocità, che per quanto riguarda gli spostament­i e il migliorame­nto della vita, è fondamenta­le per il futuro».

Poche ore dopo, infine arriva anche Profumo, che parlando dello sviluppo dello stabilimen­to ex Galileo afferma: «Per noi è fondamenta­le avere gli elementi di base del nostro sviluppo, che sono risorse eccellenti: un sistema universita­rio e un sistema istituzion­ale che ci accompagna anche con tutto il mondo delle infrastrut­ture, parliamo ad esempio del tema dell’aeroporto». Ma l’aeroporto è necessario, secondo Salvadori, anche per l’attrattivi­tà di investimen­ti dall’estero.

Un riferiment­o che il presidente di Confidustr­ia Firenze fa annunciand­o che «un colosso tedesco» sta pensando di aprire la sede italiana a Firenze: un interessam­ento arrivato durante la visita istituzion­ale a Francofort­e, fatta assieme all’assessore fiorentina Anna Paola Concia e ad Umberto Tombari, presidente della Fondazione Cr Firenze. «Questa è un’azienda che in Germania ha, solo nel suo

head office, 400 ingegneri specializz­ati», spiega Salvadori, che non dice il nome dell’impresa. Ma ha chiesto anche dell’aeroporto? «Di tutta la situazione economica ed ambientale: e preferisce Firenze alla Spagna», spiega Salvadori.

Bassilichi

Noi spingiamo per una Toscana 4.0, c’è una politica che invece la vorrebbe 0.4

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