Corriere Fiorentino

Al Franchi c’è la Spal Pioli va a caccia della settima vittoria

Reduce da sei successi, la Fiorentina (alle 12,30) ospita la Spal di Semplici Pioli: «Voglio vincere ancora». I tifosi fanno visita alla squadra, Della Valle oggi in tribuna

- di Leonardo Bardazzi

«Se vogliamo dare valore alla vittoria di Roma, dobbiamo battere anche la Spal». Intorno a questa frase c’è tutto Pioli: semplicità, pacatezza, serenità, ma anche voglia di non accontenta­rsi. Nonostante le sei vittorie di fila, i record restano sullo sfondo e la rincorsa europea anche: «È una partita importanti­ssima — continua Pioli — Ma nel calcio non bisogna mai fermarsi, dobbiamo dare tutto perché questo momento continui il più a lungo possibile».

La Fiorentina oggi ha la grande occasione di allungare sulle concorrent­i (oggi c’è Juve-Samp) e scavalcare il Milan (che gioca a San Siro con il Napoli), allo stesso tempo però è consapevol­e di dover sudare parecchio per piegare la resistenza della Spal (imbattuta da 6 turni) dell’amico Semplici.

Per questo Pioli snobba i numeri (se vince oggi raggiunge quota 100 successi in serie A da allenatore) ed evita proclami. In una settimana da full immersion — mercoledì arriva la Lazio, sabato c’è il Sassuolo — conta soltanto correre a testa bassa verso gli obiettivi: «Le pressioni sono solo verso noi stessi, non credo che ci possano giocare un brutto scherzo. Loro saranno tosti, ma lo saremo anche noi». Oltre a Chiesa, al rientro dopo la squalifica, alla vena di Simeone e la forma ritrovata di Saponara, una grande mano la darà il pubblico (al Franchi sono previsti 28mila spettatori): proprio ieri una folta delegazion­e della curva Fiesole unita ai rappresent­anti del Calcio Storico, ha fatto visita alla squadra ai campini per consegnare a capitan Pezzella un regalo inatteso: una nuova fascia da capitano (la prima fu donata ad Astori dopo il tonfo col Verona) coi 4 Colori fiorentini e la scritta dedicata a Davide «DA13. La stessa tatuata sul braccio di Pioli: «Grazie per questo mese fantastico», il senso del discorso dei tifosi alla squadra, che da parte sua (Pioli compreso) ha giurato di mettercela tutta fino al 20 maggio.

Reduce da un viaggio a Dubai, al centro sportivo ieri mattina c’era anche Andrea Della Valle, ma il patron non ha avuto contatti coi tifosi: sarebbe potuta diventare l’occasione per un chiariment­o, sarà per un’altra volta. Intanto comunque oggi Adv siederà al suo posto in tribuna, a caccia della settima vittoria di fila e di un posto in Europa. «Uniti siamo più forti», dice ancora Pioli, che oggi dovrà rinunciare ancora a Badelj («Sarei contento di averlo con il Napoli») e Thereau e che pare orientato a rilanciare Milenkovic e a confermare Dabo in mezzo.

Dall’altra parte, Leonardo Semplici è nei guai: ieri ha perso pure l’ex Kurtic e (senza Schiattare­lla e Grassi) in mezzo dovrà inventarsi qualcosa: «Semplici? È il mio destino — scherza Pioli — quando ero alla Lazio c’era Simeone che voleva venire al mio posto, ora c’è lui. Gli auguro tutte le fortune del mondo, ma le auguro anche a me stesso...». C’è un amico a pranzo, ma la Fiorentina ha voglia di continuare a volare e, perché no, scavalcare il Diavolo in classifica.

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