Fiorentina-Spal 0-0
Tante occasioni, niente gol. La serie positiva si ferma a sei vittorie di fila. Pioli: «La sfortuna non c’entra» Si ferma anche il Milan, caccia all’Europa ancora aperta Coro ironico dalla Fiesole per l’arbitro, citando Buffon
No gol, no record. La striscia di vittorie viola si stoppa con l’amico Semplici, in un pranzo diventato indigesto per le tante, troppe occasioni buttate al vento. Simeone, Chiesa, ma anche Saponara, Biraghi, Pezzella e nel finale pure Eysseric e Gil Dias: si fatica a tenere il conto delle occasioni a tu per tu con il portiere sprecate dalla Fiorentina, tornata improvvisamente sprecona dopo un periodo d’oro nel quale segnava alla prima palla-gol creata.
E così la fiera dei tiri sbilenchi diventa anche una gigantesca occasione buttata in classifica, perché è vero che il settimo posto è ancora viola, ma con le dirette concorrenti tutte impegnate contro grandi squadre, sognare l’allungo su Samp e Atalanta e soprattutto il sorpasso al Milan, non era solo pura utopia. La pareggite delle altre invece ha lasciato tutto invariato, eccezion fatta per il passo indietro della Samp sconfitta a Torino e ora a -3 dai viola. La cosa più divertente di ieri allora resta il coro della Fiesole dopo il rigore frettolosamente assegnato da Orsato alla Spal: mentre l’arbitro aspetta lumi dagli assistenti al Var, la curva gli urla «Insensibile» citando il Buffon del dopo Madrid. Il resto del Franchi se la ride e lui, Orsato, nel frattempo corre al monitor e torna sui suoi passi: niente rigore, perché prima del presunto fallo di Hugo su Felipe, ce n’era stato un altro dell’ex viola su Pezzella.
Era il 9’ e nel frattempo la Fiorentina si era già presa la partita in mano. Gli strappi di Chiesa sulla destra fanno barcollare il muro della Spal, ma Simeone, in giornata no dopo il super gol di Roma, non arriva su un paio di cross al bacio del figlio d’arte. Andrea Della Valle in tribuna per la seconda volta quest’anno, soffre e si dimena, i viola invece vanno a sprazzi, Veretout e Benassi fanno fatica a far gioco, in compenso Saponara (tiri in porta a parte) è ispirato e si mette in mostra con un paio di bellissimi colpi. Meret però dice no a Biraghi, poi si ripete su un bolide di Chiesa. Semplici sembra alle corde, ma il ritmo viola nella ripresa cala di colpo perché Saponara fini-
Lo sfottò a Buffon
Al fischio del rigore, poi annullato dal Var, dalla Fiesole è partito il coro «Oh insensibile»
sce la benzina. In mezzo allora l’unico a far gioco resta Dabo, che non avrà piedi felpati ma che tra tackle, sgroppate e buon senso della posizione, sta facendo molto comodo. La partita comunque si mette male, perché il tempo passa e i contropiede rischiano di tagliare a fette la Fiorentina. Antenucci però spreca il colpo del ko e lascia imbattuta la porta di Sportiello per la terza partita di fila (un solo gol subito dai viola nelle ultime 7 partite). Nel finale Pioli inserisce Falcinelli, Eysseric e Gil Dias e la Fiorentina accelera di nuovo. Nel calcio però capitano domeniche in cui la palla non vuol proprio entrare e così prima Biraghi spara in curva da due passi, poi sia il numero 10 che il giovane portoghese gettano al vento (e in fotocopia, dopo un bel dribbling e un tiro sballato) le ultime occasioni per prendersi la settima vittoria consecutiva. Pioli in panchina scalcia una bottiglietta d’acqua per la rabbia: la sua vittoria numero 100 da allenatore di serie A è rinviata, anche se le 24 (!) occasioni create dicono che la partita l’hanno dominata i suoi.
L’allenatore potrà consolarsi anche con un altro dato: ieri la Fiorentina ha schierato la sua squadra più giovane di questo campionato. L’età media dei titolari era 24 anni e 206 giorni, un dato significativo che va al di là dell’amarezza per i punti lasciati alla Spal. Non tutto infatti è da buttare: quanto fatto finora, le sei vittorie di fila, la splendida rimonta, le partite giocate con lo smanioso desiderio di onorare Astori, restano anche dopo questo mezzo passo falso. Come dice lo striscione della Fiesole infatti la missione viola continua «Per Firenze, per Davide, per la storia». Prima di entrare nel tunnel degli spogliatoi, il fiorentino Semplici si gode l’applauso della Fiesole e il settimo risultato utile consecutivo della sua coriacea Spal, la Fiorentina invece si consola con il saluto al capitano e con i cori di incitamento di tutto il Franchi. Mercoledì si torna in campo, lo sprint finale per un posto in Europa è ancora tutto da scrivere. Il pronostico stavolta non sarà viola (al Franchi arriverà la Lazio) perché soprattutto le inseguitrici (si giocheranno Benevento-Atalanta e Samp-Bologna, mentre il Milan sarà di scena allo stadio Grande Torino) avranno un calendario più agevole. Occhio però all’orgoglio viola. A patto che contro Immobile e Milinkovic, la mira di Simeone e compagni si raddrizzi almeno un po’.