Chi sale, chi scende: il borsino del calcio toscano
Dai campionati professionistici a quelli dei dilettanti
Empoli
E ora i punti che mancano per certificare (e celebrare) il ritorno in Serie A sono 10. Domani sera l’Empoli proverà a conquistarne altri 3 a Cesena, nuova tappa di avvicinamento a quella destinazione finale che Andreazzoli ha visto farsi più nitida per merito dei ventuno risultati utili consecutivi: dalla Pro Vercelli… alla Pro Vercelli. Un intero girone senza sconfitte: l’ultima l’11 novembre proprio contro i piemontesi, battuti invece sabato al Castellani pur non senza qualche apprensione. «La Serie A? I conti fateli voi», la pronta risposta (dettata dalla scaramanzia?) del tecnico dopo un successo… da 5 punti. Le ennesime frenate di Palermo e Frosinone hanno reso ancor più agevole il compito dell’Empoli e la sua rincorsa alla promozione diretta. Ormai, ci siamo quasi.
Livorno
Dopo la tempesta del derbissimo è il momento della quiete, dei calcoli. Fa bene il Livorno a cavalcare l’entusiasmo per il trionfo nella partitissima che permette di eliminare i pisani rivali di sempre dalla corsa alla promozione diretta e — unito al ko della Robur nel suo derby ad Arezzo — di riprendere il primo posto al Siena. Ed il destino nella proprie mani. Trasferta in Sardegna ad Arzachena, gara al Picchi con la Carrarese e chiusura a Piacenza: col +2 sui bianconeri e lo scontro diretto a favore, bastano 7 punti in queste 3 gare rimanenti al Livorno per essere in serie B. D’altro canto il Pisa non ha il tempo di deprimersi avendo solo due gare, con l’ultima giornata di riposo: derby casalingo col Pontedera e quello di Arezzo. Servono 6 punti per blindare almeno il terzo posto e partire dalla fase nazionale dei play-off (una sorta di ottavo di finale).
Arezzo
Tre partite in quattro giorni. Sabato la vittoria nel sentito derby col Siena, sesto risultato utile e quarta vittoria nelle ultime cinque per gli amaranto. E domani arriva il Monza per l’ennesimo (e ultimo) recupero che chiude il cerchio delle gare saltate quando si attendeva dal tribunale la concessione dell’esercizio provvisorio. Oggi la partita più importante: alle 15 verranno aperte le buste della prima asta fallimentare. Se ci saranno... Giorgio La Cava, immobiliarista perugino e Massimo Anselmi, imprenditore aretino nel settore della moda, che hanno già contribuito alla sopravvivenza dell’Arezzo sperano di concordare coi curatori una soluzione più graduale. A meno che non spunti qualcun’altro, che metta subito sul tavolo tutte le garanzie.
Porta Romana
Con la testa già ai play-off. Il Porta Romana già sicuro del secondo posto (Eccellenza, B) perde l’imbattibilità nel girone di ritorno proprio all’ultima giornata: alle Due Strade 4-1 per la Sinalunghese più motivata per blindare il quinto posto dall’assalto del Grassina. Che ora sfiderà giocando in casa e con due risultati su tre nel preliminare degli spareggi. La vincente troverà in semifinale proprio il Porta Romana che avrà assicurato il fattore campo. Dall’altra parte del tabellone la Sestese che vince l’ultima, 2-0 a Figline, si tiene il terzo posto grazie agli scontri diretti costringendo la Fortis Juventus allo spareggio casalingo proprio contro i valdarnesi. Già retrocesso da tempo il Montemurlo, ai play-out Antella-Badesse e Lastrigiana-Bucinese.
Rondinella Ponte M.
Finisce sul campo della capolista la serie positiva (sterile, avendo collezionato solo una vittoria e sei pareggi) della Rondinella, a caccia di qualche colpaccio per dare un senso a questo finale di stagione senza più obiettivi. Un gol allo scadere di Sassanelli in posizione sospetta fa esplodere il caldissimo pubblico, sempre da categorie superiori, sugli spalti dell’impianto di Tavarnuzze: vince 2-1 il C. S. Lebowski e mantiene 3 punti di vantaggio con 3 gare ancora da giocare. Vincono infatti anche l’Incisa (2-1) sul campo del Cubino e il Dicomano (0-1, resta a -6) su quello della Settignanese anch’essa fuori dai play-off che saranno ristretti a seconda e terza classificata. Una volata per andare in Promozione da cui la Rondinella è fuori da tempo: si progetta già il futuro per riprendere quota.
Carrarese
Oltre al Pontedera, la Carrarese ha trovato un altro, inatteso rivale: la buona sorte. Che sabato sera al Mannucci le ha platealmente voltato le spalle: tre, infatti, i legni colpiti dalla squadra di Baldini. Il tecnico, squalificato, ha assistito dalla tribuna all’1-1 dei suoi ragazzi, denso di rimpianti. Eppure in vantaggio erano passati i granata, poi costretti a subire la veemenza di una Carrarese sfortunata sì, ma anche sciupona (rigore fallito da Coralli) e che comunque resta quarta in classifica visti i risultati dei posticipi di ieri: sconfitta a sorpresa della Viterbese a Cuneo, e anche l’Alessandria che pareggia in casa col Piacenza resta a distanza. Del pari del Pontedera ne hanno approfittato Pistoiese e Lucchese, vittoriose su Arzachena e Giana Erminio. Con la salvezza in tasca per entrambe è tempo di alzare l’asticella. Verso i play-off.
Siena
Archiviare e ripartire. Ok, ma come? «Resettando e pensando al Cuneo». Davide Vaira, direttore tecnica dell’area del Siena ha digerito male e a fatica la sconfitta della Robur nel derby ad Arezzo (la quarta consecutiva, tutte in trasferta e senza neppure un gol segnato) al punto da perderci il sonno. La promozione diretta in B da sogno da accarezzare con pudore si è poi tramutata in obiettivo concreto. «Ci rimangono tre partite, giochiamocele alla morte e vediamo che succede», il suo messaggio ad una squadra in parte condizionata dal sorpasso in vetta del Livorno. Battere Cuneo, Piacenza (entrambe in casa) e Prato (fuori), confidando in un passo falso degli amaranto: solo così il Siena — non più padrone del suo destino — potrà riprendersi quella vetta sfuggita di mano. Non ancora irrimediabilmente.
Gavorrano
Tre punti che valgono il doppio, quelli portati via dal Gavorrano dal campo della Pro Piacenza, presi ad una diretta concorrente risucchiata nella lotta salvezza e per di più al 94’. Una gara cominciata male che i maremmani hanno saputo rovesciare, rinvigorendo le speranze di sfilarsi dai play-out, secondo il dg Vetrini non intaccate dal deferimento del club per inadempienze su imposte e contributi. «Nessuna penalizzazione in arrivo», ha rassicurato. Il Prato è tornato invece da Olbia con un pari che non stravolge una classifica drammatica: per evitare la retrocessione diretta in D la formazione di Catalano, tuttora all’ultimo posto, deve ridurre almeno ad 8 punti il distacco dal quartultimo. Al momento sono 10, in attesa dell’ulteriore penalizzazione dell’Arezzo, prossimo avversario (sabato sera) dei lanieri. Dicesi scontro salvezza.