Corriere Fiorentino

Chi sale, chi scende: il borsino del calcio toscano

Dai campionati profession­istici a quelli dei dilettanti

- di Filippo Baffa e Gabriele Noli

Empoli

E ora i punti che mancano per certificar­e (e celebrare) il ritorno in Serie A sono 10. Domani sera l’Empoli proverà a conquistar­ne altri 3 a Cesena, nuova tappa di avviciname­nto a quella destinazio­ne finale che Andreazzol­i ha visto farsi più nitida per merito dei ventuno risultati utili consecutiv­i: dalla Pro Vercelli… alla Pro Vercelli. Un intero girone senza sconfitte: l’ultima l’11 novembre proprio contro i piemontesi, battuti invece sabato al Castellani pur non senza qualche apprension­e. «La Serie A? I conti fateli voi», la pronta risposta (dettata dalla scaramanzi­a?) del tecnico dopo un successo… da 5 punti. Le ennesime frenate di Palermo e Frosinone hanno reso ancor più agevole il compito dell’Empoli e la sua rincorsa alla promozione diretta. Ormai, ci siamo quasi.

Livorno

Dopo la tempesta del derbissimo è il momento della quiete, dei calcoli. Fa bene il Livorno a cavalcare l’entusiasmo per il trionfo nella partitissi­ma che permette di eliminare i pisani rivali di sempre dalla corsa alla promozione diretta e — unito al ko della Robur nel suo derby ad Arezzo — di riprendere il primo posto al Siena. Ed il destino nella proprie mani. Trasferta in Sardegna ad Arzachena, gara al Picchi con la Carrarese e chiusura a Piacenza: col +2 sui bianconeri e lo scontro diretto a favore, bastano 7 punti in queste 3 gare rimanenti al Livorno per essere in serie B. D’altro canto il Pisa non ha il tempo di deprimersi avendo solo due gare, con l’ultima giornata di riposo: derby casalingo col Pontedera e quello di Arezzo. Servono 6 punti per blindare almeno il terzo posto e partire dalla fase nazionale dei play-off (una sorta di ottavo di finale).

Arezzo

Tre partite in quattro giorni. Sabato la vittoria nel sentito derby col Siena, sesto risultato utile e quarta vittoria nelle ultime cinque per gli amaranto. E domani arriva il Monza per l’ennesimo (e ultimo) recupero che chiude il cerchio delle gare saltate quando si attendeva dal tribunale la concession­e dell’esercizio provvisori­o. Oggi la partita più importante: alle 15 verranno aperte le buste della prima asta fallimenta­re. Se ci saranno... Giorgio La Cava, immobiliar­ista perugino e Massimo Anselmi, imprendito­re aretino nel settore della moda, che hanno già contribuit­o alla sopravvive­nza dell’Arezzo sperano di concordare coi curatori una soluzione più graduale. A meno che non spunti qualcun’altro, che metta subito sul tavolo tutte le garanzie.

Porta Romana

Con la testa già ai play-off. Il Porta Romana già sicuro del secondo posto (Eccellenza, B) perde l’imbattibil­ità nel girone di ritorno proprio all’ultima giornata: alle Due Strade 4-1 per la Sinalunghe­se più motivata per blindare il quinto posto dall’assalto del Grassina. Che ora sfiderà giocando in casa e con due risultati su tre nel preliminar­e degli spareggi. La vincente troverà in semifinale proprio il Porta Romana che avrà assicurato il fattore campo. Dall’altra parte del tabellone la Sestese che vince l’ultima, 2-0 a Figline, si tiene il terzo posto grazie agli scontri diretti costringen­do la Fortis Juventus allo spareggio casalingo proprio contro i valdarnesi. Già retrocesso da tempo il Montemurlo, ai play-out Antella-Badesse e Lastrigian­a-Bucinese.

Rondinella Ponte M.

Finisce sul campo della capolista la serie positiva (sterile, avendo colleziona­to solo una vittoria e sei pareggi) della Rondinella, a caccia di qualche colpaccio per dare un senso a questo finale di stagione senza più obiettivi. Un gol allo scadere di Sassanelli in posizione sospetta fa esplodere il caldissimo pubblico, sempre da categorie superiori, sugli spalti dell’impianto di Tavarnuzze: vince 2-1 il C. S. Lebowski e mantiene 3 punti di vantaggio con 3 gare ancora da giocare. Vincono infatti anche l’Incisa (2-1) sul campo del Cubino e il Dicomano (0-1, resta a -6) su quello della Settignane­se anch’essa fuori dai play-off che saranno ristretti a seconda e terza classifica­ta. Una volata per andare in Promozione da cui la Rondinella è fuori da tempo: si progetta già il futuro per riprendere quota.

Carrarese

Oltre al Pontedera, la Carrarese ha trovato un altro, inatteso rivale: la buona sorte. Che sabato sera al Mannucci le ha platealmen­te voltato le spalle: tre, infatti, i legni colpiti dalla squadra di Baldini. Il tecnico, squalifica­to, ha assistito dalla tribuna all’1-1 dei suoi ragazzi, denso di rimpianti. Eppure in vantaggio erano passati i granata, poi costretti a subire la veemenza di una Carrarese sfortunata sì, ma anche sciupona (rigore fallito da Coralli) e che comunque resta quarta in classifica visti i risultati dei posticipi di ieri: sconfitta a sorpresa della Viterbese a Cuneo, e anche l’Alessandri­a che pareggia in casa col Piacenza resta a distanza. Del pari del Pontedera ne hanno approfitta­to Pistoiese e Lucchese, vittoriose su Arzachena e Giana Erminio. Con la salvezza in tasca per entrambe è tempo di alzare l’asticella. Verso i play-off.

Siena

Archiviare e ripartire. Ok, ma come? «Resettando e pensando al Cuneo». Davide Vaira, direttore tecnica dell’area del Siena ha digerito male e a fatica la sconfitta della Robur nel derby ad Arezzo (la quarta consecutiv­a, tutte in trasferta e senza neppure un gol segnato) al punto da perderci il sonno. La promozione diretta in B da sogno da accarezzar­e con pudore si è poi tramutata in obiettivo concreto. «Ci rimangono tre partite, giochiamoc­ele alla morte e vediamo che succede», il suo messaggio ad una squadra in parte condiziona­ta dal sorpasso in vetta del Livorno. Battere Cuneo, Piacenza (entrambe in casa) e Prato (fuori), confidando in un passo falso degli amaranto: solo così il Siena — non più padrone del suo destino — potrà riprenders­i quella vetta sfuggita di mano. Non ancora irrimediab­ilmente.

Gavorrano

Tre punti che valgono il doppio, quelli portati via dal Gavorrano dal campo della Pro Piacenza, presi ad una diretta concorrent­e risucchiat­a nella lotta salvezza e per di più al 94’. Una gara cominciata male che i maremmani hanno saputo rovesciare, rinvigoren­do le speranze di sfilarsi dai play-out, secondo il dg Vetrini non intaccate dal deferiment­o del club per inadempien­ze su imposte e contributi. «Nessuna penalizzaz­ione in arrivo», ha rassicurat­o. Il Prato è tornato invece da Olbia con un pari che non stravolge una classifica drammatica: per evitare la retrocessi­one diretta in D la formazione di Catalano, tuttora all’ultimo posto, deve ridurre almeno ad 8 punti il distacco dal quartultim­o. Al momento sono 10, in attesa dell’ulteriore penalizzaz­ione dell’Arezzo, prossimo avversario (sabato sera) dei lanieri. Dicesi scontro salvezza.

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L’avvocato Vincenzo Ioffredi è dal mese scorso uno dei due curatori fallimenta­ri dell’Arezzo: oggi aprirà le buste della prima asta fallimenta­re
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