Combine tra i dilettanti «Retrocedere 2 società»
I due club rischiano la retrocessione, per il Porta Romana chieste pesanti penalità
La Procura della Federcalcio ha messo nero su bianco i deferimenti per squadre, dirigenti e giocatori che così andranno a processo per le presunte combine nel calcio dilettanti toscano: Sestese e Firenze Ovest rischiano la retrocessione, il Porta Romana una forte penalità. Sono 16 invece i tesserati a rischio squalifica. Giusti, ex patron della Sestese reo confesso, ha evitato la radiazione.
La miccia era accesa da tempo, ieri è scoppiata la bomba: il mondo del calcio dilettanti toscano finisce alla sbarra. La Procura della Federcalcio ha messo nero su bianco i deferimenti con accuse pesanti per squadre, dirigenti e giocatori che andranno a processo per presunte combine nel campionato di Eccellenza della scorsa stagione. Secondo gli inquirenti il finale del girone B è stato totalmente falsato dalle combine tentate, e spesso riuscite, dall’allora presidente della Sestese, Filippo Giusti. L’intero impianto accusatorio è basato sulle sue ammissioni, seguite alle intercettazioni telefoniche e ambientali ordinate dalla Procura di Prato nell’ambito dell’indagine sulla tratta di giovani minorenni africani che avrebbe organizzato insieme al patron del Prato, Paolo Toccafondi.
Le partite truccate
Dieci partite non regolari secondo i magistrati della Figc, in nove delle quali è coinvolto Filippo Giusti: accusato e reo confesso di ben 6 illeciti (nel caso della partita con la Zenith Audax coinvolto anche l’allenatore Enrico Gutili). Giusti però avendo collaborato potrebbe evitare la radiazione ma essendo all’epoca presidente porterà a fondo con sé la Sestese per la quale l’ultimo posto a tavolino è il minimo della pena.
L’altra squadra che rischia la retrocessione secca, per l’accusa di responsabilità diretta del presidente in una tentata combine, è il Firenze Ovest. Fabrizio Giusti, sponsor dell’Aglianese, ha chiesto infatti al numero uno della Sestese di «creargli un contatto con Piero Colzi, presidente del Firenze Ovest, perché voleva chiedergli se fosse stato disposto a dargli la partita». Colzi sostiene di aver detto no, ma aver comunque avallato il contatto con la squadra «per non inimicarselo», e un calciatore Nicolò Terrafino chiamato da Filippo Giusti ha smentito di averne parlato con i compagni. Entrambi sono ora imputati di tentato illecito e rischiano una lunga squalifica, mentre una penalizzazione pende sull’Aglianese: «solo» responsabilità oggettiva per i pistoiesi. Come nel caso di Stefano Fiorini, che pur non essendo tesserato per il Porta Romana, gli inquirenti considerano un dirigente di fatto e a cui sono addebitati un tentato illecito (con la Castiglionese) e due più «tenui» articolo 1 bis comma 1 (mancato rispetto dei doveri di lealtà).
Secondo Giusti, lui e Fiorini avrebbero offerto premi a vincere, tramite Matteo Castellani (calciatore della Sestese), al giocatore Cristian Prosperi della Bucinese perché si impegnasse con i compagni a vincere contro le rivali salvezza Lastrigiana e Valdarno. Rischiano anche allenatore (Andrea Ruscio) e presidente (Giuseppe Curcio) della Bucinese che si sono rifiutati di rispondere alle domande degli inquirenti.
I 15 minuti di ritardo
Porta Romana su cui pesa anche la responsabilità oggettiva — e un’altra possibile penalizzazione — per l’illecito (e l’aggravante della effettiva alterazione) di cui è accusato il dirigente accompagnatore Rossano Bastianelli, che ha richiesto ingiustificatamente e ottenuto di cominciare l’ultima giornata con la Lastrigiana con 15 minuti di ritardo «al fine di consentire alle squadre in campo di conoscere i risultati degli altri match a gara ancora in corso», scrive la Procura. Semplice omessa denuncia — e qualche mese di squalifica in arrivo — per i presidenti del Grassina, Tommaso Zepponi e Massimo Colucci che hanno detto di no all’offerta di 3000 euro per perdere di Giusti, ma senza informare gli inquirenti.
Verso i verdetti Fiorini accusato di illecito sportivo, Giusti ha collaborato: eviterà la radiazione