Il reddito alla Nogarin terza versione: 200 euro al mese
Il reddito di cittadinanza taglia il LIVORNO traguardo del terzo anno. Mentre a Roma il Movimento Cinque Stelle ha messo in cantina la proposta parlando di generiche «misure a sostegno della povertà», la giunta livornese guidata da Filippo Nogarin ha confermato il reddito di cittadinanza come pilastro della sua azione di governo. Ieri sono stati approvati la variazione di bilancio con cui sono stati stanziati i fondi per il 2018 e il nuovo bando che sarà pubblicato entro la settimana. In totale il Comune stanzierà 450 mila euro per dare 200 euro al mese a circa 180 famiglie indigenti (nel 2016 erano 500 euro al mese per 100 persone). Rispetto ai due anni precedenti, la novità del 2018 è che il nuovo reddito di cittadinanza non durerà solo 6 mesi come nel 2016 o 9 come nel 2017 ma un intero anno. Inoltre, rispetto allo scorso anno il reddito di cittadinanza 2018 sarà cumulabile con le altre misure di sostegno alla povertà messe in campo negli ultimi mesi dal governo nazionale, come il Sostegno per l’inclusione o il Reddito di Inclusione. E se a livello nazionale Di Maio e C. stanno annacquando sempre di più il cavallo di battaglia per trattare con più facilità con Lega e Pd, Nogarin rimane un sostenitore della misura: «Io mi occupo della città di Livorno» è la risposta secca del primo cittadino. Per evitare l’accusa di assistenzialismo, nel bando del 2018 si chiede al beneficiario del reddito di cittadinanza di rendersi disponibile per progetti di volontariato organizzati dal Comune per un massimo di otto ore settimanali. Il bando resterà aperto un mese. Poi, una volta stilate le graduatorie e verificati i requisiti, entro giugno il Comune erogherà le prime risorse ai beneficiari.