Corriere Fiorentino

Partite truccate, il rebus dei verdetti

Mangini (Lega dilettanti): «Avrei fermato i play off, ora è tardi. Penalità dal prossimo anno»

- (S.Spa.) Filippo Baffa

«Nel rispetto dell’autonomia della giustizia sportiva ho fatto presente quanto sarebbe stato importante chiudere almeno i primi due gradi di giudizio entro l’inizio degli spareggi. Avevamo già pronto anche un calendario ad hoc, ma ora non ci sono più i tempi: domenica partiranno regolarmen­te play-off e play-out».

Paolo Mangini, presidente del Comitato regionale toscano della Lega dilettanti, risponde alla domanda che un po’ tutti si fanno nell’ambiente dall’altro ieri, dopo la notifica dei deferiment­i per lo scandalo partite truccate della scorsa stagione di Eccellenza. Cosa succede ora? Diciannove persone di 10 società rinviate a giudizio, con il rischio di multe e squalifich­e per giocatori e dirigenti e punti di penalizzaz­ione o addirittur­a retrocessi­oni per le squadre. «Immagino che le sanzioni ricadranno sulla prossima stagione, ma saranno le sentenze a stabilirlo», dice Mangini.

Il campionato è finito domenica scorsa con le prime 3 del girone B (Aglianese, Porta Romana e Sestese) che andranno tutte a processo. L’Aglianese che ha ottenuto la promozione potrebbe giocare in serie D con un handicap in classifica (deferita per responsabi­lità oggettiva perché lo sponsor della squadra Fabrizio Giusti avrebbe cercato di aggiustare la partita con il Firenze Ovest, di cui è coinvolto il presidente Piero Colzi e che quindi per responsabi­lità diretta rischia la retrocessi­one a tavolino).

Porta Romana e Sestese sono teste di serie nei play-off: sul capo dei fiorentini pendono gli illeciti imputati a Stefano Fiorini (con la Castiglion­ese, oltre alle due slealtà sportive per presunti premi a vinOltre corsa ad handicap limitato sui 2.200 metri ed è considerat­o l’evento clou della stagione di galoppo riservato ai cavalli purosangue di quattro anni ed oltre, incorporat­o in un pregevole convegno di sei corse dal discreto spessore tecnico. Si tratta della più antica competizio­ne del galoppo italiano: nacque a Firenze nel Prato del Quercione, all’inizio dell’800, ma le prime fonti storiche fino a noi pervenute risalgono all’edizione svoltasi nel cere alla Bucinese) «dirigente di fatto» secondo la Procura e al consiglier­e Rossano Bastianell­i (per l’ultima di campionato iniziata con 15’ di ritardo contro la Lastrigian­a); la Sestese invece sembra spacciata per la responsabi­lità diretta nei 6 tentativi di combine già confessati (tranne quello per la gara con la Zenith Audax — deferita per responsabi­lità presunta — in cui è accusato anche l’allenatore Enrico Gutili di non aver schierato la formazione migliore) dall’allora presidente Filippo Giusti. 1827. Nella giornata dedicata alla corsa ippica le signore potranno partecipar­e alla gara di cappelli, vincendo una serie di soggiorni in varie città d’Italia e partecipan­do ad una iniziativa di solidariet­à. Per partecipar­e è necessario indossare un cappello acquistato entro il 24 aprile in uno dei negozi partner oppure il giorno stesso della corsa presso il corner del Consorzio all’ingresso dell’Ippodromo. ai processi, attendono (il 29 aprile) in semifinale le vincenti rispettiva­mente di Sinalunghe­se-Grassina e Fortis Juventus-Valdarno in programma domenica. Quando ci sarà anche lo spareggio salvezza Lastrigian­a-Bucinese, con quest’ultima deferita per slealtà sportiva per le due gare in cui il calciatore Cristian Prosperi avrebbe accettato (tramite l’ex compagno Matteo Castellani) i premi a vincere del patron della Sestese.

«Abbiamo fatto un regolament­o che aumenta il numero di squadre partecipan­ti ai play-off proprio per dare più motivazion­i a tutti fino alla fine e lo avevamo deciso in tempi non sospetti — rivendica Mangini — io ho sempre sostenuto che bisognasse allargare le squadre, sono i regolament­i a dare le motivazion­i più delle parole». Quest’anno però i verdetti del campo potrebbero essere modificati in tribunale. «Ora lo posso dire, avevamo preparato un piano immaginand­o che i deferiment­i arrivasser­o a fine marzo e che in 40 giorni si potessero celebrare i processi: la Lega dilettanti mi aveva concesso fino al 21 maggio per la comunicazi­one delle squadre vincenti. Avevo pensato comprimend­o i tempi di poter posticipar­e fino al 6 maggio l’inizio dei play-off. Ora è tardi».

Tempo scaduto Avevamo immaginato un piano pensando che i deferiment­i arrivasser­o prima Adesso la stagione va conclusa

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 ??  ?? Il presidente del Prato Paolo Toccafondi
Il presidente del Prato Paolo Toccafondi
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L’ex patron della Sestese Filippo Giusti
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L’ex dirigente del Porta Romana Stefano Fiorini

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