Corriere Fiorentino

Diego Della Valle carica i viola Pioli: daremo il massimo In arrivo 4.000 tifosi azzurri

Alle 18 c’è Fiorentina-Napoli: ieri la visita a sorpresa di Diego, oggi arriva Andrea Pioli: «Il nostro obiettivo è di dare il massimo fino alla fine». Torna in campo capitan Badelj

- di Alessandro Bocci

È l’ultima grande partita della stagione al Franchi e anche l’ultima occasione per rimanere dentro la corsa all’Europa League. La Fiorentina non può scansarsi e non si scanserà. «Discorsi che non ci hanno neppure sfiorato e che non stanno né in cielo né in terra», taglia corto Stefano Pioli. E su questo sono tutti d’accordo: squadra-tifosi-società. Fiorentina-Napoli è tante cose tutte insieme, si gioca per lo scudetto e per l’Europa, la pressione dentro il Franchi sarà altissima, così come l’allerta delle forze dell’ordine.

E a certificar­e l’importanza dell’avveniment­o, al centro sportivo si è presentato Diego Della Valle, il centro di gravità permanente viola. Una visita discreta, ma significat­iva: Diego ha pranzato con i giocatori e ha parlato lungamente con Pioli. Oggi allo stadio ci sarà Andrea. Il segno, casomai ce ne fosse bisogno, che la proprietà non ha abbassato la guardia. Di conseguenz­a, non dovrà farlo neppure la squadra. Le ultime tre partite, con appena un punto conquistat­o, hanno vanificato l’effetto delle sei vittorie di fila. Pioli è convinto che la Fiorentina non sia giunta al capolinea: «Il nostro obiettivo è dare il massino sino alla fine e vincere più partite possibile. Il Napoli ha grandissim­e motivazion­i, ma anche noi ce le abbiamo». Il piano è vincere tre delle ultime quattro e guardare l’effetto che fa soprattutt­o sulla classifica. Un finale sparato per l’Europa anche se questo mini ciclo conclusivo comincia con un avversario impossibil­e. In campo oggi torna anche capitan Badelj. Il Napoli gioca per lo scudetto e lontano dal San Paolo non perde da 30 partite con 24 vittorie. L’ultima, una settimana fa allo Stadium, ha cambiato lo scenario e alimentato l’entusiasmo.

I sarriani, che sembravano rassegnati, ora ci credono e vedono lo scudetto come un traguardo più che possibile, 28 anni dopo l’ultima volta. «Ma la Fiorentina ha le qualità per metterli in difficoltà», assicura Pioli che ha avuto una settimana di tempo per ricaricare le batterie della sua squadra: «Tre partite in sei giorni, due delle quali giocate praticamen­te in dieci, ci avevano quasi prosciugat­o. Adesso siamo pronti». E battaglier­i. Dovrà essere così per avere la speranza di fronteggia­re alla pari una squadra che ha un solo obiettivo in testa: vincere quattro partite su quattro.

Il Napoli, per la verità, nell’ultimo periodo non ha incantato sul piano dell’intensità, ma l’acuto allo Stadium promette di aver rigenerato la squadra per lo sprint finale. Mertens, preferito a Milik, è a secco da un mese (3 marzo), occhio a Insigne, una vera maledizion­e, ma anche alle incursioni di Koulibaly e agli inseriment­i dei centrocamp­isti. Servirà una Fiorentina tosta, la migliore possibile, magari con quel pizzico di fortuna negli episodi che è mancata per esempio contro la Juventus. «Innanzitut­to dobbiamo cercare di giocare in undici tutta la partita. Poi essere bravi a palleggiar­e e a superare la prima pressione, una delle armi di Sarri. E quando la palla ce l’avranno loro, servirà essere compatti». Le idee sono giuste, difficile è metterle in pratica contro una squadra che gioca un calcio geometrico e non molla mai il colpo, neppure quando è sul punto di cedere come dimostrano le nove rimonte effettuate.

La domenica non è favorevole ai viola. L’Atalanta può scappare vincendo con il Genoa, anche la Samp non dovrebbe penare con il Cagliari a Marassi e il Milan a Bologna può riscattare il passo falso di Benevento. La Fiorentina dovrà giocare con il cuore, l’anima e l’orgoglio che l’hanno sostenuta nel momento in cui è mancato Davide. E pensando a Astori e all’eredità che ha lasciato, il Napoli potrebbe fare un po’ meno paura.

L’allenatore Innanzitut­to dobbiamo cercare di giocare in 11 tutta la partita. Poi essere bravi a palleggiar­e e a superare la prima pressione

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Diego Della Valle ieri è arrivato a Firenze e ha pranzato con la squadra

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