Il Ministero manda un ispettore nella scuola di Lucca
Il direttore dell’ufficio scolastico: «Servono verifiche»
All’istituto tecnico «Carrara» di Lucca arriverà un ispettore del ministero dell’Istruzione. Il suo compito sarà verificare il rispetto delle procedure da parte della scuola nella ormai nota vicenda dei 4 video girati in una classe del biennio in cui si vedono alcuni studenti offendere e umiliare il professore di italiano e storia.
A richiedere l’intervento è stata il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Donatella Buonriposi: «Ritengo che l’operato del preside Cesare Lazzari sia stato ottimo, ma al tempo stesso credo che ci sia necessità di una figura esterna e super partes in grado di valutare nel migliore dei modi tutto quanto successo in questa complessa vicenda», spiega. «Massima disponibilità e serenità» arrivano proprio dal preside Lazzari. «Sono certo — commenta — che l’ispettore avrà modo di apprezzare il valore del nostro istituto e mi auguro anzi che questo modello gestionale possa essere utile per il futuro della scuola pubblica, visto che continuano a giungere da tutta Italia notizie di casi anche ben peggiori del nostro».
Tempi certi sull’arrivo dell’ispettore ancora non ce ne sono, ma dovrebbero essere brevi: fra i probabili elementi che finiranno sotto la sua lente d’ingrandimento ci sanunciato rà la scelta del professore — in questi giorni regolarmente in classe a far lezione — di non denunciare subito la situazione di quella classe, né l’accaduto. «Parlo spesso col professore — aggiunge Lazzari — e posso dire che è senz’altro dotato di una grande forza di volontà». Il preside nei giorni scorsi ha an- una sorta di inchiesta interna, al termine della quale il docente potrebbe essere «prosciolto», se la sua condotta verrà ritenuta corretta, oppure colpito da un provvedimento disciplinare. Per la vicenda dei video — divenuta di pubblico dominio dopo la loro divulgazione, da parte degli stessi ragazzi, attraverso chat di Whatsapp e pagine Facebook — il consiglio di istituto ha deciso di bocciare 3 studenti, sospendendone altri 2 fino al 19 maggio e un sesto per 15 giorni. Di pari passo con i provvedimenti disciplinari va avanti l’inchiesta aperta dal procuratore dei minori di Firenze Antonio Sangermano che ha infatti contestato ai 6 studenti, a vario titolo violenza privata, minacce e il tentato furto aggravato del registro elettronico dalle mani del professore. I loro interrogatori prenderanno il via lunedì 7 maggio.