Corriere Fiorentino

Il Castello Sonnino conquista anche Gucci

La dimora di Montespert­oli inserita nella lista dei luoghi autentici da scoprire

- Antonio Passanese

Il Castello Sonnino di Montespert­oli conquista la maison Gucci che ha deciso di inserirlo nei «Gucci Places», con l’obiettivo di incoraggia­re i fan del brand a scoprire le storie e i dettagli che si celano in quella che fu l’abitazione del barone e statista Sidney Sonnino, primo ministro e poi ministro degli Esteri durante la Grande Guerra. Il progetto «Gucci Places» è stato inaugurato lo scorso anno con la tenuta inglese di Chatsworth, nel Derbyshire. E il Castello Sonnino è uno dei due siti italiani della lista che include, oltre a Chatsworth, la Biblioteca Angelica di Roma, prima biblioteca pubblica d’Europa fondata nel 1604, la Maison Assouline, concept store culturale di Londra, il Lacma - Los Angeles County Museum of Art, il Bibo Restaurant di Hong Kong con il suo spirito parigino anni ‘30, il Waltz di Tokyo, store specializz­ato in mangianast­ri, musicasset­te e riviste vintage (sulla Gucci App e nel sito ufficiale è disponibil­e una guida dedicata a ciascuno dei sette luoghi scelti dal direttore creativo Alessandro Michele). Il Castello Sonnino, parte tra l’altro dell’Associazio­ne Nazionale Case della Memoria, si distingue per il patrimonio storico-culturale e per la moderna produzione agricola sostenibil­e. Antica dogana tra il Chianti fiorentino e quello senese, questo maniero del XIII secolo si dipana in vari annessi architetto­nici e ospita un’imponente collezione artistica di oggetti, libri, arredi, dipinti e cimeli che testimonia­no oltre 500 anni di storia. «Autenticit­y is Luxury»: è questo il claim che accompagna il progetto di Gucci, e proprio nell’unicità di un luogo ancora vivo e vissuto come il Castello Sonnino la maison ha trovato quella sfumatura intangibil­e di autenticit­à. «Il dato rilevante — spiega la baronessa Caterina de Renzis Sonnino, proprietar­ia e curatrice del Castello, tra le protagonis­ta della campagna Gucci «Roman Rhapsody» — è che siamo stati scelti perché Gucci ha riconosciu­to il valore della preservazi­one del luogo e delle attività per cui è stato creato. Perché il nostro non è uno spazio “bello ma vuoto”: è una casa dove vive una famiglia e in cui ha sede un’azienda agricola che porta avanti un’attività che si svolge in questi edifici da secoli. Oggi non essere “manomessi” è un lusso che ha un grande valore culturale. E noi siamo sempre rimasti fedeli all’idea di non voler espropriar­e l’anima di questo luogo, ma di viverla e condivider­la. E lo abbiamo unito alla volontà di aprirlo ai giovani, sviluppand­o un progetto di Educationa­l che coinvolge trenta Università per accogliere studenti di Usa e Canada. Un modello che spero si possa replicare. Dobbiamo unire le forse e acuire l’ingegno per non veder spegnersi i nostri luoghi».

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Una veduta del Castello Sonnino di Montespert­oli
 ??  ?? La proprietar­ia Caterina de Renzis Sonnino qui ritratta per la campagna di Gucci «Roman Rhapsody»
La proprietar­ia Caterina de Renzis Sonnino qui ritratta per la campagna di Gucci «Roman Rhapsody»

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