Corriere Fiorentino

L’olio, le marce e i doni per Marisa «Io, il postino che sostiene Lula»

Da Quarrata al Brasile, un’amicizia lunga 30 anni. «L’ex presidente è innocente»

- Di Mario Lancisi

Tra le foto e le lettere di Antonio Vermigli, 67 anni, postino in pensione e promotore di progetti di solidariet­à soprattutt­o destinati al Brasile, spicca un ritaglio del Folha de S.Paulo, un milione e mezzo di copie, il quotidiano più diffuso dell’America Latina. Porta la data del 26 dicembre 2002 e descrive il Natale di Ignacio da Silva, detto Lula, appena eletto presidente del Brasile. Vermigli conserva la pagina 7 del giornale con cura. Lì è riportata la foto di quando andò a casa di Lula, con la moglie e la figlia, con un pacco di doni natalizi portati da Quarrata, «parmesao, cigarrilha­s e una garrafa de azeite», parmigiano, sigari e una damigianet­ta di olio toscano. Quest’ultima però cadde e si infranse. L’olio delle colline pistoiesi si sparse sulla strada e la scena — immortalat­a da fotografi e tv piazzate fuori del condominio dove abitavano Lula e la sua famiglia — fece il giro del Brasile. Tra sorrisini e sfottò.

«Per i brasiliani l’olio versato non porta sfiga. Tanto che Lula è rimasto presidente fino al 2011. E alle elezioni del prossimo ottobre, almeno secondo i sondaggi, sarebbe favorito. Se non fosse che nel frattempo…», sottolinea Vermigli che lascia cadere a metà la frase. Se non fosse che Lula è stato condannato a 12 anni di carcere per corruzione e da qualche settimana si trova rinchiuso in una cella, anche se di riguardo, pare. «Condannato senza una prova. Una vergogna», si infervora l’amico pistoiese.

A pensarla come Vermigli sono in molti a sinistra. Da Romano Prodi a Massimo D’Alema, da Piero Fassino a Susanna Camusso. Firmatari tutti di un appello pro Lula in cui si accusa la magistratu­ra brasiliana di impedirgli di partecipar­e alla competizio­ne elettorale (anche se l’ultimo giudizio, quello della Cassazione brasiliana, ci sarà ad agosto). Petizione e accuse, ha denunciato Paolo Mieli sul Corriere della Sera, che il centrosini­stra non ha pronunciat­o negli ultimi trent’anni quando i bersagli della giustizia erano a destra. «Ma i due sistemi giudiziari sono agli antipodi. In Brasile ad esempio il pm è anche giudice», replica Vermigli. Che dalla sua casa coordina la rete della solidariet­à nei confronti dell’amico in galera. In molti telefonano. Per avere notizie e chiedere cosa si possa fare per Lula, che ha partecipat­o più volte alla marcia della giustizia che ogni anno, a settembre, l’ex postino organizza da Agliana a Quarrata. La prima volta fu nel 1999 e tra i «marciatori» c’era anche Beppe Grillo, vecchio amico di Vermigli. «Antonio, quanti chilometri è lunga la marcia perché ho le scarpe nuove?», chiese Lula. E Vermigli gli rispose per scherzo che erano due, invece erano otto e alla fine il povero Lula aveva i piedi pieni di vesciche. Scherzi da Amici miei.

I due si conoscono dal 1989. «Lo conobbi attraverso un comune amico, il padre domenicano Frei Betto, suo consiglier­e numero uno. Siamo legati entrambi alla teologia della liberazion­e. Anche Lula è cristiano, i suoi punti di riferiment­o sono, oltre a Betto, il teologo della liberazion­e Leonardo Boff, il cardinale delle favelas Paolo Evaristo Arns, il vescovo Helder Camara» racconta Vermigli. Che una volta, in visita al Planaldo, la sede del governo brasiliano, portò un dono a Marisa, la moglie di Lula, scomparsa un anno fa. «Cosa c’è Antonio in quel pacco?», chiese l’allora presidente. E Vermigli: «Una bella camicia da notte per tua moglie». «Siamo amici da più di 20 anni e tu regali a Marisa indumenti da indossare quando andiamo a letto? Bell’amico!», commentò Lula, tra lo stizzito e lo scherzoso.

Altri tempi. Oggi l’amico ex presidente del Brasile è in carcere e Vermigli non sa darsi pace; aveva già previsto in autunno di tornare a Brasilia per festeggiar­e l’eventuale rielezione. E guai a chi gli obietta che l’amico potrebbe essersi macchiato di reati non proprio edificanti. «Lula è innocente. E la verità verrà a galla», conclude Vermigli.

La versione di Antonio Lo conobbi nel 1989 tramite un padre domenicano, amico comune. È stato condannato senza prove, la verità verrà a galla

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 ??  ?? Lula in un vecchio scatto con Vermigli.Sotto (foto ANSA/EPA) il momento in cui Lula si è consegnato alle autorità per essere incarcerat­o
Lula in un vecchio scatto con Vermigli.Sotto (foto ANSA/EPA) il momento in cui Lula si è consegnato alle autorità per essere incarcerat­o

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