Corriere Fiorentino

Le tappe per l’Europa A San Siro sembrerà di scalare lo Zoncolan

- di Matteo Magrini

Ciak! Si gira! Oggi, dalla Città Santa, scatta il Giro d’Italia numero 101. Da Gerusalemm­e a Roma. Un viaggio lungo 3.562,9 chilometri che, per la prima volta, esce dai confini del Vecchio Continente. Tre tappe in Israele prima del ritorno in Europa, con lo sbarco in Sicilia. Saranno migliaia, sulle strade, e milioni davanti alla television­e. Tra questi, statene certi, ci sarà anche Stefano Pioli. Uno che, il ciclismo, lo ama davvero. Anche adesso, appena può (almeno una volta alla settimana) monta sulla sua Mountain Bike e va. Ha adorato Gianni Bugno. Oggi invece è amico di Vincenzo Nibali (che l’anno scorso andò a trovarlo nel ritiro di Moena) e Peter Sagan, e il suo Giro partirà da Genova.

Tre tappe, e un grande obiettivo: l’Europa. Sarebbe la sua maglia rosa. Per vestirla, però, c’è da recuperare. La classifica generale infatti, al momento, vede l’Atalanta sesta con 58 punti, seguita dal Milan (57). Poi, appaiate a quota 54, ma fuori dai posti che valgono un piazzament­o Uefa, Sampdoria e Fiorentina.

La prima tappa

Trasferta complessa, ma non impossibil­e quella di Genova. Una tappa di media difficoltà. Una di quelle che possono lasciare tutto come prima ma, se non si sta attenti, rischiano di portare scossoni.

Tipo quelle salite che gli uomini di classifica scalano «con una gamba sola» ma che, in caso di giornata storta, fanno male. I viola ci arrivano col morale a mille, gasati dal trionfo sul Napoli, ma dovranno fare i conti con l’emergenza difesa e con una squadra, quella di Ballardini, che non avrà niente da perdere ma che da quando ha cambiato allenatore ha cambiato passo e dimostrato solidità difensiva. Certo, il Genoa potrebbe esser povero di motivazion­i, ma a volte l’assenza di pressioni si trasforma in benzina positiva. E poi c’è Pepito. Lui si, carico a palla. Eppure, Pioli, può e deve sfruttare questa tappa per accorciare sulla fuggitiva Atalanta. I nerazzurri saranno di scena a Roma, contro la Lazio. Roba dura. Il Milan invece, sabato in casa col Verona, ha l’impegno teoricamen­te più semplice. Trasferta anche per la Sampdoria, sul campo del Sassuolo. Un impegno, questo, per difficoltà simile a quello della Fiorentina, che proprio a Reggio Emilia si leccò le ferite.

Percorso piatto

Il Cagliari sarà l’ultima tappa casalinga della stagione. Una specie di «cronoprolo­go». Quelle prove contro il tempo brevi, prive di apparenti difficoltà, nelle quali molto, se non tutto, dipende da te stesso. È vero, mai dire mai. Nel calcio come nel ciclismo. Basta una folata di vento contrario, un episodio storto, e rischi di cadere. È già successo, vedi 1-4 col Verona, ma se davvero Pioli vuol vestire la sua maglia rosa, contro il Cagliari, al Franchi, non potrà sbagliare. Obiettivi: vittoria di tappa e balzo in classifica. Mentre Simeone e compagni

Lo sprint finale Al mister, appassiona­to di ciclismo, serve uno scatto alla Nibali Per arrivare sesto e prendersi la sua maglia rosa

se la vedranno col Casteddu infatti, a Bergamo andrà in scena lo scontro diretto tra Atalanta e Milan, con la Sampdoria impegnata in casa col Napoli. L’altimetria insomma parla chiaro: percorso completame­nte piatto, da aggredire andando a tutta per 90’.

Lo Zoncolan viola

Milan, San Siro, lo scontro diretto contro il Milan. In una parola, il tappone. Una di quelle giornate destinate a ribaltare tutto. Classifich­e, pronostici, valori. Difficile dirlo oggi, ma è molto probabile che all’ultima salita si arriverà con quattro uomini (Gasperini, Gattuso, Pioli e Giampaolo) ancora in corsa per il trionfo. Spettacolo assicurato. Tutti ai lati della strada per gustarsi gli ultimi, decisivi, tornanti. Per la Fiorentina, sarà una specie di Zoncolan. «Porta per l’inferno», si legge sulle prime rampe della montagna più dura d’Italia (e d’Europa). Ed è proprio in casa del Diavolo che i viola si giocherann­o tutto. Alzarsi sui pedali, scattare e staccare il rivale oppure, al contrario, sedersi sulla sella e arrendersi. Non ci saranno vie di mezzo. Le salite vere, quelle cattive, son così. Ti guardano e vogliono essere guardate in faccia. Anche l’Atalanta comunque, è attesa da un’ultima tappa complicata. Soprattutt­o se il Cagliari, suo avversario, si ritroverà costretto (per salvarsi) a vincere. A quel punto per Gasperini, andare a vincere in Sardegna potrebbe rivelarsi complesso. E la Samp? Ospiterà la Spal. Molto, anche in questo caso, dipenderà dalla classifica con la quale si arriverà all’appuntamen­to.

Tre tappe. Da Firenze a Milano (come da miglior tradizione del Giro d’Italia), passando per Cagliari. Pioli, in questa stagione, ha già scalato vette impensabil­i. Resta l’ultimo sforzo. Sullo sfondo, c’è il triangolo rosso dell’ultimo km. A Pioli, serve uno sprint alla Sagan. O uno scatto alla Nibali. Soltanto così, potrà alzare le braccia al cielo. E vestirsi di rosa.

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Stefano Pioli. A sinistra, il grafico del calendario viola e lo stesso Pioli in bici

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