A Tirana le luci fiorentine Nardella in missione: «Intese per lo sviluppo»
La missione di Nardella con Confindustria in Albania. Silfi gestirà l’illuminazione pubblica
È una lunga storia quella tra Tirana e Firenze. C’è un pezzo di piano regolatore della capitale albanese disegnato da un fiorentino, Ivo Lambertini, nel 1940, ed un altro pezzo curato dai tecnici di Palazzo Vecchio, nel 2001. Poi palazzi, strade firmate da architetti toscani. E ora un altro pezzo di Tirana «made in Florence»: le illuminazioni, i sistemi di controllo del traffico, la videosorveglianza, tutto firmato Silfi. Ma è solo uno degli accordi e dei risultati della visita istituzionale del sindaco di Firenze Dario Nardella ieri nella capitale albanese.
Accompagnato dall’assessore alle relazioni internazionali Anna Paola Concia e da una delegazione di Confindustria capitanata dal presidente fiorentino Luigi Salvadori, Nardella ha incontrato il presidente della Repubblica albanese Ilir Meta, la vicepremier Senida Mesi e il sindaco di Tirana Erion Veliaj ad un anno dall’ultimo incontro. La collaborazione tra Tirana e la fiorentina Silfi — società 100% pubblica dell’illuminazione — sui temi della smart city è nata proprio nel 2017, anche se il gemellaggio, come dimostra il lavoro sul Piano regolatore, è nato più di 17 anni fa. Ma non è l’unica collaborazione in vista tra le due città.
«Abbiamo firmato un accordo importante col sindaco Veliaj — ha spiegato da Tirana Nardella — che ci consente di partire con un progetto assolutamente innovativo che riguarda il masterplan dell’illuminazione pubblica della capitale albanese: sarà Silfi a realizzarlo, esportando a Tirana le buone pratiche che già stanno rivoluzionando i punti luce di Firenze con la sostituzione di 30 mila lampioni con led». Ma l’intesa non si limiterà alle luci a led: «Il masterplan servirà come apripista per una collaborazione più strutturale nelle attività legate alla smart city: il controllo da remoto del traffico, la gestione dei sistemi semaforici, la banda larga e la videosorveglianza».
Un altro pezzo di innovazione e di mobilità condivisa già presente (e di successo) a Firenze approderà a Tirana: il bike sharing a flusso libero di Mobike. Dopo l’esperimento riuscito — Mobike a Firenze ha le più alte percentuali di utilizzo d’Italia — mille esemplari del loro modello «Lite 3.0» saranno accessibili a Tirana, come sempre con la stessa applicazione per smartphone utilizzabile a Firenze.
La visita della delegazione di Confindustria, che si concluderà oggi, vede anche la presenza dei vice presidenti Lapo Baroncelli e Fabrizio Monsani. E la collaborazione sempre sul fronte dell’uso della tecnologia coinvolge anche alcune aziende già presenti a Tirana ed in Albania. Non solo sul fronte delle smart city ma anche su quello degli scambi commerciali dei settori moda e meccanica. Le aziende, una decina, partite in delegazione hanno tenuto alcuni incontri, specifici e di settore, con la comunità economico finanziaria in cui si sono esaminate le opportunità di investimento e di collaborazione per le imprese fiorentine. «In particolare — spiegano da via Valfonda — oltre agli aspetti legati alle tecnologie si sta parlando di costituzione di joint venture sulla formazione tecnica, sulla partecipazione a gare nazionali ed europee, sulle modalità di penetrazione commerciale e sui risvolti fiscali e finanziari».
La delegazione ha tenuto anche una visita all’Università privata «Luarasi». E sono previsti, prima del rientro oggi in Italia, anche incontri col premier Edi Rama e con la ministra della Cultura Mirela Kumbaro.
Il sindaco Partiamo con un progetto innovativo che farà da apripista per una collaborazio ne più strutturale legata alla smart city: dalla videosorveglianza alla banda larga al controllo del traffico