Prostituzione, ora Firenze pensa all’ordinanza bis
L’annuncio dell’assessore Gianassi. Il procuratore Creazzo: bene, noi pensiamo al racket
Prostituzione, il sindaco Dario Nardella è pronto a far ripartire l’ordinanza che sanziona i clienti. Dopo i ventisette uomini denunciati nei sei mesi sperimentali di ordinanza (da settembre a marzo), Palazzo Vecchio sta pensando di ripristinare la normativa, che prevede multe fino a 206 euro e carcere fino a tre mesi. Ad annunciarlo l’assessore comunale alla sicurezza urbana Federico Gianassi durante il convegno «Un’altra strada è possibile»: «Stiamo effettuando con la polizia municipale il monitoraggio del territorio, che durerà almeno un paio di mesi, se verificheremo che il fenomeno è in crescita, abbiamo nuovamente la possibilità di adottare l’ordinanza e su questo il sindaco Nardella ha già dato la sua disponibilità». La prima ordinanza antiprostituzione varata dal Comune, ha ricordato sempre Gianassi, «aveva durata semestrale e poteva essere fatta sulla base delle nuove norme del decreto Minniti».
In sostanza, la nuova ordinanza potrebbe entrare in vigore a partire dall’inizio dell’estate. A convincere il sindaco, ha certamente influito il leggero calo di prostitute sulle strade nei sei mesi in cui l’ordinanza è rimasta in vigore. Tanto più che, all’indomani della scadenza della normativa, secondo l’associazione Papa Giovanni XXIII, le lucciole per strada sarebbero tornate ad aumentare.
«Negli ultimi giorni, forse complice il bel tempo, abbiamo trovato più ragazze in strada rispetto a qualche mese fa, per questo è importante ristabilire l’ordinanza», hanno spiegato gli operatori di strada. Sul tema prostituzione, è intervenuto anche il procuratore capo di Firenze, Giuseppe Creazzo: «Ormai non esiste più la prostituzione come libera scelta della singola persona, se non in casi assolutamente rari e sporadici, la prostituzione è sempre organizzata e le prostitute sono vittime delle associazioni criminali che le gestiscono e che fanno montagne di soldi».
Per quanto riguarda l’utilità dell’ordinanza varata dal Comune, Creazzo ha aggiunto: «L’ordinanza ha avuto l’effetto di contenere fenomeni di adescamento e offerta per strada, ma per combattere la criminalità organizzata e il racket della prostituzione sono necessarie le indagini classiche, l’ordinanza del sindaco contribuisce a realizzare interessi di ordine pubblico, ma gli interessi della giustizia vanno realizzati con le indagini».
Per sensibilizzare sul tema, ieri sera a Novoli, zona dove è forte la presenza di lucciole, si è tenuta una veglia di preghiera promossa dalla Comunità Papa Giovanni XXIII alla chiesa parrocchiale di Santa Maria a Novoli. E oggi pomeriggio partirà la corsa Firenze-Viareggio, una marcia simbolica lungo i luoghi della prostituzione notturna. Partenza alle 18 da piazza Dalmazia con arrivo domani in piazza Mazzini a Viareggio. I podisti (prevista la partecipazione di circa cinquecento persone) correranno con magliette gialle con la scritta «Questo è il mio corpo. Un’altra strada è possibile».
L’iniziativa Oggi la corsa Firenze-Viareggio contro la tratta: 500 iscritti e uno slogan sulle maglie: «Questo è il mio corpo, un’altra strada è possibile»