Il caffè di Giuliano
Tante adesioni all’appello per Peretola. Ieri il via all’iter per la conferenza dei servizi
C’è chi lo fa a titolo personale, chi schiera l’associazione di categoria che rappresenta. E chi mette in campo tutte e quattro le sue aziende. Erano oltre 500, ieri sera, i firmatari dell’appello a sostegno del nuovo aeroporto di Firenze con la pista parallela, raccolti tramite il sito www.siaeroporto.org. Primo dei 500, Leonardo Bassilichi (ma nella sua veste di promotore dell’appello, non di presidente della Camera di commercio di Firenze). Nomi noti dell’impresa, come l’orafo Paolo Penko, Elisabetta Fabri (Starhotels) o Paolo Castellacci (Sesa). Ma c’è anche il tabaccaio Daniele Spinelli, il macellaio Massimo Manetti, il pescivendolo Raffaele Viggiani.
Delle categorie economiche ci sono i vertici toscani di Confesercenti Firenze Claudio Bianchi, di Confcommercio Firenze Aldo Cursano, di Cna Firenze Giacomo Cioni e di Confartigianato Firenze Alessandro Sorani, oltre a quelli regionali di Confesercenti e Confcommercio regionali Nico Gronchi ed Anna Lapini. Ci sono ovviamente anche Luigi Salvadori di Confindustria e Fabrizio Monsani di Thales, responsabile multinazionali degli industriali toscani. C’è Lorenzo Martelli della Compagnia delle Opere, il neo presidente di Ge Baker Hughes Nuovo Pignone Michele Stangarone, l’ex presidente della Camera di commercio di Firenze Luca Mantellassi. Alessandro Santoni si firma quattro volte, con tutte e quattro le sua aziende legate al mondo della sanità. Ma anche ristoratori, commercianti, e molti che non si qualificano se non come sostenitori dello scalo di Peretola. Il sito invita tutti a partecipare al primo incontro pubblico del comitato per il sì all’aeroporto, il prossimo 7 maggio, al Palaffari alle 19. E lì saranno raccolte adesioni anche «fisiche», non solo quelle sul web.
Mentre si muovono i favorevoli (ma è probabile una contro manifestazione, lunedì prossimo, dei contrari), si muove anche la burocrazia. Ieri Toscana aeroporti ha comunicato che «il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha chiesto alla Regione Toscana di pronunciarsi in merito all’accertamento della conformità urbanistica delle opere previste dal Masterplan dell’Aeroporto di Firenze e dei piani urbanistici ed edilizi vigenti nei Comuni interessati». Tradotto: verificare se la pista parallela e tutti gli altri interventi programmati dal masterplan sono compatibili con i piani regolatori e con il Pit toscano. Di fatto, dopo che la variante al Pit è stata bocciata al Tar, nessun piano urbanistico è compatibile: dopo la risposta negativa da parte di tutti i Comuni e della Regione, passati 60 giorni, si aprirà quindi davvero la conferenza dei servizi con tutti gli enti interessati. Una conferenza che affronterà tutti i temi delle prescrizioni (non è prevista una dead line obbligatoria) e la cui decisione, se all’unanimità, sostituisce qualunque previsione urbanistica. Se c’è una decisione «prevalente», può andare avanti lo stesso con un’intesa Stato-Regione. «Si tratta di un passaggio procedurale particolarmente significativo al fine di dotare finalmente Firenze e la Toscana di un’infrastruttura che il territorio aspetta da oltre 50 anni», dichiara il presidente di Toscana Aeroporti, Marco Carrai.«Lo sviluppo di Peretola è un banco di prova importante per il nostro territorio» commenta la deputata Rosa Maria Di Giorgi.
Toscana Aeroporti Carrai: l’avvio del percorso è un passaggio particolarmente significativo verso un’opera che il territorio aspetta da oltre 50 anni