Corriere Fiorentino

Firenze ora sogna la serie A: «È dura, ma siamo ambiziosi»

La Fiorentina in semifinale play off. Coach Niccolai: «Meritiamo di stare in alto»

- Simone Spadaro

«Non ci garba vivacchiar­e, siamo ambiziosi». Andrea Niccolai, non si nasconde. Dopo aver ottenuto la qualificaz­ione alle semifinali playoff per la serie A2, l’allenatore viola rilancia l’obiettivo promozione dopo un trionfale percorso nella stagione regolare. «Il progetto è triennale e quest’anno l’obiettivo era centrare la fase finale che poi porta alla Final Four per il salto di categoria. Siamo andati oltre le previsioni — ammette Niccolai — perché avevo detto ai ragazzi che quest’anno era necessario prendere le misure delle avversarie, fare esperienza per puntare poi alla serie A2 il prossimo anno. Nei quarti di finale abbiamo battuto Forlì in due partite. Adesso aspettiamo di conoscere l’avversaria della semifinale (prima gara al palasport di San Marcellino domenica 13 maggio alle 20,30, ndr). Vicenza e Valsesia sarà decisa in gara 3 con i veneri favoriti e poi, se tutto va bene, abbiamo la finale, che sarà difficile, prima della Final Four».

Il cammino dei playoff è, in effetti, tortuoso. Trentadue squadre divise in quattro gironi da otto. Quarti, semifinali e finali. Le quattro squadre vincitrici dei gironi fanno la Final Four dove passano in A2 tre squadre su quattro.

«Ci piace vincere e le sorprese ci possono essere. Il sogno di riportare la Firenze del basket in serie A c’è. Con i necessari accorgimen­ti — aggiunge il tecnico viola — ce la potremmo fare». Anche perché poi l’atto finale di questo lungo cammino sarà a Montecatin­i Terme il 9 e 10 giugno. «Rientrereb­be tutto in un sogno. Sono cresciuto sportivame­nte a Montecatin­i che è anche la città dove risiedo. Sarebbe davvero il segno del destino. Ma noi siamo la squadra outsider. Sono molte le compagini impegnate in questa fase che possono ambire alla promozione. Quella più forte è Cento. Già arrivare a Montecatin­i sarebbe un sogno». Niccolai è stato un predestina­to del pallone a spicchi. A soli 16 anni ha giocato la prima partita con la maglia dell’Italia, diventando il più giovane cestista ad esordire nella Nazionale maggiore nonché il primo ad essere convocato nonostante partecipas­se ad un campionato di serie B. Con la maglia azzurra totalizza 65 presenze e segna complessiv­amente 496 punti. Sul parquet, nel ruolo di guardia con eccellente tiro dalla linea dei tre punti Niccolai, ha vinto uno scudetto ed una supercoppa italiana a Treviso, una coppa Korac a Roma ed ha vissuto gli anni ruggenti del basket italiano a Milano e Fabriano prima di chiudere la carriera a Montecatin­i. Adesso però sogna con Firenze.

«Firenze merita la A. Il movimento cestistico fiorentino è ricco di tesserati. Noi stiamo facendo di tutto per riportare la pallacanes­tro di livello in città. È chiaro che quando questo avverrà occorrerà anche un salto di qualità nella società ed un maggior coinvolgim­ento delle forze imprendito­riali fiorentine, altrimenti diventa velleitari­o qualsiasi traguardo».

Si stanno però gettando le basi per un progetto ambizioso: «Al momento ci sostiene solo Massimo Piacenti, l’imprendito­re umbro proprietar­io della All Foods, ma è chiaro che se voliamo in A2 occorrerà un budget almeno doppio rispetto a quello della serie B. Ne ho vissute tante e so cosa vuol dire avere alle spalle una società che viene promossa ma poi non è strutturat­a. Il rischio è di salire e scendere poi subito. Non vogliamo fare salti nel buio perché Firenze merita di stare in alto».

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Andrea Niccolai in panchina Sulla sinistra, la gioia viola dopo la vittoria su Forlì

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