Sicurezza, Nardella rilancia la petizione popolare
Il sindaco a San Lorenzo: «Chiediamo di cambiare la legge su condanne e custodia cautelare»
Una petizione per chiedere allo Stato di cambiare le leggi per dare certezza della pena e per modificare i termini della custodia cautelare, «altrimenti ogni nostro sforzo è inutile».
A rilanciarla è il sindaco Dario Nardella: «Stiamo buttando giù una petizione popolare per chiamare il governo, di qualunque colore esso sia, alle proprie responsabilità: c’è bisogno di chiamare in causa la responsabilità di chi scrive le norme. Molto spesso le forze dell’ordine intervengono, arrestano i criminali, i quali però il giorno dopo vengono rilasciati. C’è un problema di certezza della pena, e se non si rafforzano misure cautelari il lavoro che facciamo noi, i cittadini e le forze dell’ordine risulta poco efficace. Mettiamo tutte energie in campo, ma ci troviamo di fronte un muro invalicabile, quello della deterrenza». Il sindaco si rivolge a 150 fiorentini, che ieri sera arrivano al chiostro della basilica di San Lorenzo, per discutere con le istituzioni e le forze dell’ordine sul tema sicurezza. Presenti, il colonnello dei carabinieri Giuseppe De Liso, il questore Alberto Intini, il generale Benedetto Luciano Lipari della Guardia di Finanza, il capo della municipale Alessandro Casale, gli assessori Federico Gianassi e Cecilia Del Re e il presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci.
Ma a meno di 48 ore dall’ultimo grave caso di cronaca — il giovane italiano che sabato notte ha minacciato dei turisti francesi con un coltello in via Panicale — l’assemblea sul centro storico non si rivela una passerella per sindaco e forze dell’ordine. Le accuse che arrivano dai cittadini, di San Lorenzo, piazza Indipendenza, via Palazzuolo, piazza Stazione, sono dure. «Polizia e carabinieri sono assenti», «Telecamere se anche ci sono poi risulta che non funzionano», «Da quattro mesi via dell’Ariento si è riempita di spacciatori anche di giorno, tra i banchi del mercato spuntano i coltelli», «Ci sono bar che ven- dono alcol fino alle tre di notte. La città è piccola, basterebbe passare… Ma voi non passate». Il risultato, denunciano i residenti del centro, si traduce in spacciatori, borseggi, risse fino a notte fonda.
«Io non so quanto resterò ancora qui — dice un ambulante di San Lorenzo — La risposta che ci viene data sempre è che siete pochi e che le leggi non sono adeguate. Allora che le paghiamo a fare le tasse?».
Una signora si rivolge a Nardella: «Noi vogliamo collaborare con voi, ma voi dovete darci una mano». Così, il questore Intini è costretto a dare ragione ai cittadini. E spiega che alla polizia i rinforzi tanto attesi sono finalmente arrivati: «Ma purtroppo sono solo quattro agenti».
I cittadini Da mesi questa zona si è riempita di pusher anche di giorno Qui spuntano i coltelli Ma le forze dell’ordine non passano mai