«Aggrediti a calci e pugni da un gruppo di estrema destra»
Lucca, tre ragazzi denunciano: «Ci volevano cacciare da piazza San Michele perché siamo di sinistra»
«Andatevene, qua i comunisti non li vogliamo». Parole di sfida di fronte a centinaia di persone radunatesi nella centralissima piazza San Michele, uno dei luoghi più gettonati della movida notturna lucchese: a pronunciarle, all’indirizzo di tre ragazzi tra i 25 e i 28 anni, è un gruppo di 6 –7 ragazzi. Poi in un attimo, calci e schiaffi contro i tre, costretti a fuggire per evitare guai peggiori. L’aggressione è avvenuta venerdì sera, ma solo ieri uno di loro ha deciso di rivolgersi al pronto soccorso dell’ospedale San Luca di Lucca, dal quale è stato dimesso con una prognosi di pochi giorni, e alla Questura in compagnia del padre per formalizzare una denuncia.
La Digos ha così potuto aprire ufficialmente un’indagine, visto che quanto accaduto — senza nessuna richiesta di intervento immediata al 118 o alle forze dell’ordine — non consentiva agli agenti di procedere d’ufficio. Si indaga sul movente politico: lo scontro sarebbe infatti avvenuto fra gruppi di giovani vicini ad opposti ambienti di destra e sinistra. In particolare, nel mirino ci sarebbe il progetto a cui stanno lavorando i tre giovani aggrediti che prevede la nascita di una nuova squadra di calcio a cui è stato dato il nome «Trebesto», ispirata alla lotta contro ogni forma di razzismo e prevaricazione. Gli investigatori della Digos inizieranno adesso ad ascoltare quanti hanno assistito alla scena, acquisendo anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza lungo il perimetro di piazza San Michele, alla ricerca di elementi utili che confermino il racconto del ragazzo.
Un episodio, questo, che ha scatenato le reazioni del mondo politico: «Nessuno a Lucca — dice il consigliere di maggioranza Daniele Bianucci — si è dimenticato degli anni di aggressioni e violenze troppo a lungo sminuite. Non possiamo permetterci alcuna sottovalutazione oggi, perché la nostra è una città democratica, antifascista e accogliente». Quanto accaduto è stato stigmatizzato anche dalla locale sezione di Potere al Popolo.
Reazioni «Troppo a lungo violenze di stampo politico sono state sminuite, ora basta»