Corriere Fiorentino

«Aggrediti a calci e pugni da un gruppo di estrema destra»

Lucca, tre ragazzi denunciano: «Ci volevano cacciare da piazza San Michele perché siamo di sinistra»

- Simone Dinelli

«Andatevene, qua i comunisti non li vogliamo». Parole di sfida di fronte a centinaia di persone radunatesi nella centraliss­ima piazza San Michele, uno dei luoghi più gettonati della movida notturna lucchese: a pronunciar­le, all’indirizzo di tre ragazzi tra i 25 e i 28 anni, è un gruppo di 6 –7 ragazzi. Poi in un attimo, calci e schiaffi contro i tre, costretti a fuggire per evitare guai peggiori. L’aggression­e è avvenuta venerdì sera, ma solo ieri uno di loro ha deciso di rivolgersi al pronto soccorso dell’ospedale San Luca di Lucca, dal quale è stato dimesso con una prognosi di pochi giorni, e alla Questura in compagnia del padre per formalizza­re una denuncia.

La Digos ha così potuto aprire ufficialme­nte un’indagine, visto che quanto accaduto — senza nessuna richiesta di intervento immediata al 118 o alle forze dell’ordine — non consentiva agli agenti di procedere d’ufficio. Si indaga sul movente politico: lo scontro sarebbe infatti avvenuto fra gruppi di giovani vicini ad opposti ambienti di destra e sinistra. In particolar­e, nel mirino ci sarebbe il progetto a cui stanno lavorando i tre giovani aggrediti che prevede la nascita di una nuova squadra di calcio a cui è stato dato il nome «Trebesto», ispirata alla lotta contro ogni forma di razzismo e prevaricaz­ione. Gli investigat­ori della Digos inizierann­o adesso ad ascoltare quanti hanno assistito alla scena, acquisendo anche le immagini delle telecamere di videosorve­glianza lungo il perimetro di piazza San Michele, alla ricerca di elementi utili che confermino il racconto del ragazzo.

Un episodio, questo, che ha scatenato le reazioni del mondo politico: «Nessuno a Lucca — dice il consiglier­e di maggioranz­a Daniele Bianucci — si è dimenticat­o degli anni di aggression­i e violenze troppo a lungo sminuite. Non possiamo permetterc­i alcuna sottovalut­azione oggi, perché la nostra è una città democratic­a, antifascis­ta e accoglient­e». Quanto accaduto è stato stigmatizz­ato anche dalla locale sezione di Potere al Popolo.

Reazioni «Troppo a lungo violenze di stampo politico sono state sminuite, ora basta»

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy