Europa, è un finale thrilling
Due giornate e la coppa Italia come ago della bilancia: la lotta al sesto posto è serratissima Pioli porta lo staff a pranzo. Basterà il grande entusiasmo alla sua Fiorentina per completare la rimonta?
La rimonta di Marassi come serbatoio per trovare le energie finali. La vittoria di Genova infatti ha permesso di recuperare due punti sull’Atalanta, ma, soprattutto, ha dato ancor più peso al trionfo sul Napoli. «Era una finale e l’abbiamo vinto», ha sottolineato Pioli, sempre più determinato a prendersi l’Europa. Negli spogliatoi del Ferraris la squadra ha intonato cori per Astori, i profili social dei giocatori invece sono stati riempiti di messaggi di positività. Da Sportiello a Saponara, fino a Dabo e Biraghi: tutti hanno voluto pubblicare le proprie emozioni. Un’euforia contagiosa che fa il paio con quella di una città intera. Pronta a dare il suo contributo già domenica contro il Cagliari. Ieri intanto Pioli ha portato a pranzo lo staff tecnico, quello sanitario e i magazzinieri viola nel ristorante di sua figlia nei pressi di Parma. Un bel modo per dire «grazie a tutti» e concentrarsi in attesa del rush finale. Prima del Cagliari però, la Fiorentina domani sera sarà spettatrice interessata della finale di Coppa Italia tra Juve e Milan. Per la corsa europea tutto sarebbe meno complicato se vincessero i bianconeri: in quel caso infatti sarebbe certificata la bontà del settimo posto per andare ai turni preliminari Uefa. Se invece dovesse vincere il Milan, i viola dovrebbero sperare nel sesto posto dello stesso Diavolo. E proprio il Milan, domenica a Bergamo, sfiderà l’Atalanta in un vero e proprio scontro diretto: scenari, intrecci, speranze ad appena 180 minuti dalla fine del campionato. Se da una parte resistono motivi per essere pessimisti, dall’altra ce ne sono tanti per crederci.