Forma, mentalità, gol (e gli altri sono in riserva)

L’entusiasmo è straripante, le gambe girano e le motivazioni non sono mai state così alte. Basterebbe questo per essere ottimisti e pensare a un aggancio alla zona Europa League: nella pazza battaglia di Marassi tra l’altro Pioli ha avuto risposte più che confortanti dalla sua panchina (sono già 11 i gol dei subentrati viola) e soprattutto dalla mentalità ormai acquisita dai suoi giocatori. La Fiorentina ora è una squadra che (come faceva nel recente passato con Sousa e Montella) palleggia e vuol dominare il gioco, soffre ma sa anche reagire, fino addirittura a ribaltare il risultato come accaduto domenica. Segnali di crescita preziosi per costruire il futuro ma anche per provare la rimonta in classifica nell’immediato. Poi c’è la forma, mentale e fisica, che in questi ultimi 180 minuti conta come nient’altro. Veretout, Benassi, Chiesa, Biraghi e Simeone sono infaticabili. Lottano 90 minuti, finiscono stremati, ma corrono e pressano fino all’ultima azione. Il Milan, per esempio, ha meno benzina da spendere. Dietro poi Pioli potrebbe tornare a riavere Hugo, una pedina in più che permetterebbe di ridare equilibrio al reparto (con Milenkovic a destra). Il resto potrebbe farlo il pubblico. Domenica è atteso un altro grande abbraccio tra il Franchi e la sua Fiorentina, poi tutti a Milano. A caccia di una rimonta che farebbe storia.