Corriere Fiorentino

La fabbrica del cinema nelle ex stallette di Pisa

Dopo Prato ecco le nuove Manifattur­e Digitali. Un doc racconterà le Ville Medicee

- Sharon Braithwait­e

Le «ex stallette», storici edifici pisani riqualific­ati dal Comune con fondi europei, sono la seconda sede toscana di «Manifattur­e Digitali Cinema» dopo quella di Prato, inaugurata lo scorso settembre: si tratta un progetto nato grazie al ministero dei Beni culturali, Agenzia per la Coesione Territoria­le, Fondazione Sistema Toscana e Comune, che punta a formare i giovani nella produzione del cinema e dell’audiovisiv­o, promuovere la cultura e attrarre in città case di produzione, nazionali e internazio­nali. Dove prima erano tenuti gli animali da avviare al macello e poi hanno vissuto gli sfollati della guerra, oggi vi sono quattro edifici dedicati all’innovazion­e tecnologic­a e alla ricerca, applicate alla narrazione dei beni culturali. Sono 850 i metri a disposizio­ne dei laboratori e 180 quelli destinati alle attività cineportua­li, come trucco e parrucco, sartoria, camerini, sala proiezioni e uffici per le produzioni. Ieri è stata inaugurata la prima «bottega» pisana di alta specializz­azione dal titolo «Narrazione interattiv­a e filmmaking. I-Doc Medici»: venti giovani con esperienza nel campo della produzione di film, dell’editing, del graphic e sound design e altri con formazione umanistica sono stati selezionat­i dalla Toscana Film Commission per imparare sul campo e realizzare entro tre mesi un documentar­io interattiv­o sulle ville medicee. La prima lezione si è tenuta proprio ieri, in uno dei nuovi laboratori sperimenta­li che si affacciano su quasi 3.000 mq di spazi esterni e giardini. «Gli allievi si concentrer­anno sul racconto mediante le nuove tecnologie digitali del patrimonio relativo alle ville medicee, inserite nella lista del patrimonio mondiale Unesco: il primo esempio di un percorso altamente formativo messo a disposizio­ne dei beni culturali toscani», spiega il direttore di Fondazione Sistema Toscana Paolo Chiappini. «I-Doc Medici» sarà utilizzato a scopo divulgativ­o dalla Regione sul web. Negli spazi appena rimessi a nuovo le case di produzione potranno svolgere casting, appoggiars­i durante i sopralluog­hi, procedere a tutto quello che serve per i lavori «dietro le quinte» negli uffici. «La sfida che abbiamo immaginato per Pisa è unire il sapere umanistico e quello scientific­o, per cui questa città è nota, e far collaborar­e gli esperti di tecnologia con chi proviene dal mondo del cinema – dice Stefania Ippoliti di Fondazione Sistema Toscana -. Obiettivo è quello di trovare nuovi linguaggi e nuove metodologi­e per raccontare i beni culturali toscani».«Con questa realizzazi­one il Comune ha ultimato i progetti Piuss, grazie ad un investimen­to di 3,1 milioni di euro», dice il sindaco Filippesch­i».

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L’esterno delle Manifattur­e Digitali Cinema di Pisa nate negli edifici delle «ex stallette»

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