«Non era nazista» L’Arma riabilita il carabiniere che in caserma aveva appeso il vessillo: simbolo prussiano
Per il vessillo nella sua stanza aveva avuto tre giorni di consegna. L’Arma: simbolo prussiano
«Quella bandiera non è nazista» e proprio per questo motivo la punizione al carabiniere va tolta. È questa la decisione del Comando del quinto reggimento carabinieri Emilia Romagna che ha annullato la sanzione decisa dal comando del sesto battaglione della Toscana. Al carabiniere, che aveva esposto la bandiera nella sua camerata, i superiori avevano inflitto tre giorni di consegna, che avrebbero potuto precludere il suo futuro lavoro nell’Arma. Non solo: il Comando ha disposto che tutti gli atti siano inviati in Procura per eventuali valutazioni nei confronti di chi fece la foto di quella bandiera. Il carabiniere, iscritto alla facoltà di Storia alla Sapienza, difeso dagli avvocati Giorgio Carta e Giuseppe Piscitelli, ha sempre spiegato di non essere neonazista. Nel ricorso accolto si leggono le dichiarazioni che il carabiniere ha fatto al comandante di Battaglione, al quale ha spiegato «con precisione il periodo storico durante il quale quella bandiera era stata adottata dalla marina prussiana», dimostrando «conoscerne il significato originale discostandosi nettamente dalle associazioni e dai gruppi che l’hanno adottata in tempi moderni a scopi politici o ancor peggio xenofobi» e ha aggiunto che «essendo stato in età adolescenziale vittima di bullismo, nutriva una acquisita idiosincrasia verso manifestazioni di violenza» e si è discostato «con decisione dall’etichetta di neofascista che gli veniva attribuita». Attualmente sono in corso le inchieste della Procura militare e di quella ordinaria.