Aperto un altro fascicolo per la giovane morta investita a Castelfiorentino
C’è un buco di 8 minuti nell’ultima ora di vita di Sara Scimmi, la ragazza che fu travolta da un tir la notte dello scorso 9 settembre a Castelfiorentino, sulla strada regionale 429. Per questo il pm Alessandra Falcone ha aperto una nuova inchiesta, a carico di ignoti, in cui si ipotizza l’omicidio volontario. Gli inquirenti vogliono accertare, ancora una volta, se il corpo della volontaria della Misericordia fosse già sull’asfalto prima che venisse investito dal mezzo pesante. In chi si è imbattuta la diciannovenne dopo essere uscita dalla discoteca Kaleido, dove aveva trascorso la serata insieme a un gruppo di amici? È stata aggredita e poi abbandonata per strada? Per rispondere a questi interrogativi gli investigatori stanno passando al vaglio, ancora una volta, le immagini delle telecamere di sorveglianza dell’area industriale tra Castelfiorentino e Petrazzi, a due passi dal locale da ballo. A sollecitare ulteriori accertamenti sono stati i familiari della giovane. Non è l’unico fascicolo sulla morte di Sara Scimmi. È prossimo alla chiusura l’altro per omicidio stradale che vede indagato un camionista del Pisano, dipendente di una ditta di trasporti umbra, per aver travolto e ucciso la giovane. Anche nei mesi scorsi, i carabinieri avevano passato al setaccio i video delle telecamere, senza risultati apprezzabili. Inoltre avevano ascoltato più volte gli amici della studentessa e i ragazzi che quella sera erano alla festa di riapertura della discoteca per ricostruire le sue ultime ore. Ieri i genitori di Sara hanno annunciato la svolta degli inquirenti a Chi l’ha visto? Anche Alessio Falorni sindaco di Castelfiorentino ha espresso soddisfazione per l’avvio della nuova inchiesta con un post su Facebook: «Ciò che è emerso finora non appare in grado di dare una spiegazione convincente a quanto è successo. In tanti abbiamo ancora la sensazione forte, e dolorosa, che manchi la ricostruzione di un pezzo, della vicenda, e che ci sia qualcuno che sa, e non parla». Per questo auspica «che possa avvenire l’imprevedibile. Che qualcosa scatti nella coscienza di qualcuno...e che finalmente possa spuntare la voce che tutti aspettiamo, a dipanare questo buio».
Falorni C’è la sensazione che ci sia qualcuno che sa e non parla