Betori celebra messa col calice dono dello statista ucciso
L’omaggio a 40 anni dall’assassinio. La coppa arrivò a Firenze nel 1966, dalle mani di Paolo VI
Nel giorno del quarantesimo anniversario dell’assassinio a Roma di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse, il cardinale e arcivescovo di Firenze, Giuseppe Betori ha celebrato messa con il calice che Moro donò a Papa Paolo VI e che il pontefice a sua volta donò al Duomo in occasione del suo viaggio nel Natale 1966 per portare conforto alla città ancora provata dalla tragica alluvione del 4 novembre.
È stato lo stesso Betori ad annunciarlo al clero e ai fedeli durante un incontro di spiritualità tenutosi al Seminario, ricordando l’anniversario dell’uccisione di Moro, nel giorno che è anche giornata nazionale della Memoria per le vittime del terrorismo. Il calice viene usato una sola volta durante l’anno, la notte di Natale, così per come tutti gli altri oggetti liturgici usati da Papa Paolo VI la notte di Natale del 1966 e donati alla cattedrale. Il calice porta l’iscrizione «Paolo Sesto Pontefice Massimo, questo calice del divin sacrificio da Lui celebrato nella notte santa tra il popolo fiorentino provato dall’ingente alluvione e che risorge da questo con strenua volontà, a perpetuo pegno di benevolenza dona 25 Dicembre 1966», oltre all’iscrizione della donazione da parte dell’allora Presidente del Consiglio Aldo Moro a Papa Montini.
Il calice è stato esposto al pubblico una sola volta, nel 2006, per la mostra organizzata dal giornalista Mariani nel 40esimo dell’alluvione. Papa Montini, nella visita del Natale 1966, insignì il Gonfalone di Firenze con la medaglia d’oro del Concilio.