«Portiamo i turisti anche in provincia» Ecco la nuova legge
Due anni dopo la Regione vara un nuovo Testo unico del turismo, un aggiustamento dovuto alla bocciatura da parte della Corte Costituzionale della parte della normativa che definiva attività economica, con obblighi fiscali e di legge, l’affitto oltre un certo numero di giorni e di appartamenti per gli airbnb. La Consulta ha chiarito che spetta allo Stato definire cosa è un’attività economica e così la legge approvata ieri in Consiglio regionale non contiene alcun riferimento a questo, ma accelera sul decentramento dei flussi turistici attraverso la valorizzazione e la promozione integrata dei territori. Nascono 28 «ambiti omogenei» che assieme a Toscana Promozione potranno portare la promozione turistica, anche con fondi regionali. «La grande novità è l’istituzione degli ambiti omogenei che permetteranno ai Comuni l’esercizio dell’informazione turistica e dell’accoglienza a livello sovracomunale in forma associata, anche per decongestionare le città d’arte», spiega Stefano Ciuoffo, assessore regionale al turismo. Soddisfatti Palazzo Vecchio ed i 18 Comuni dell’ambito fiorentino, che in una dichiarazione congiunta sottolineano «la norma ci permetterà di promuovere il nostro territorio nella sua interezza, di raccontare al mondo le bellezze da conoscere nell’area fiorentina e di lavorare tutti insieme per la promozione integrata e coordinata del territorio». «Sul fronte degli affitti brevi — aggiunge Ciuoffo — è necessario che il governo e la Conferenza Stato-Regioni affrontino il nodo della definizione di attività professionale e intanto chi li fa dovrà far pagare anche la tassa di soggiorno, oltre alla ritenuta del 21%. E ci sono nuove opportunità per camping e alberghi». Dopo le polemiche delle associazioni, la legge sospende i corsi di abilitazione per l’esercizio di guida turistica per un periodo massimo di un anno «o fino alla emanazione di un provvedimento nazionale che definisca il profilo della guida turistica nazionale».
L’assessore «L’obbiettivo delle norme è decongestionare le città d’arte»